Società londinese bussa in Municipio per casa Francol: prorogata l’asta

I termini per le offerte posticipati di tre mesi al 24 giugno per consentire agli inglesi di formulare la propria offerta
Lasorte Trieste 22/05/18 - Via Crosada, Casa Francol
Lasorte Trieste 22/05/18 - Via Crosada, Casa Francol

TRIESTE Tre mesi in più affinchè la redenzione di casa Francol & adiacenze non rimanga allo stadio onirico. I termini per la presentazione di candidature al project financing pubblico-privato sono stati spostati da lunedì 23 marzo a martedì 23 giugno.

Lo hanno concordato Enrico Conte, direttore dei Lavori pubblici comunali, e Riccardo Vatta, responsabile di appalti e contratti. La decisione era nell’aria già nel pomeriggio di lunedì, quando un professionista triestino ha contattato Conte, a nome di una società immobiliare di Londra, per chiedere il differimento dei termini, allo scopo di avere il tempo sufficiente a preparare la proposta.

Il Municipio ha riscontrato favorevolmente in questo senso, sia per l’interesse suscitato da un segnale proveniente da una grande piazza europea, sia perchè il rinvio estivo consente di far prendere un po’ di ossigeno al settore immobiliare, anch’esso sotto lo stress della pressione sanitaria. Infatti gli uffici non avevano percepito una calda atmosfera attorno al progetto da parte degli ambienti economici locali, che in passato si erano mostrati assai più reattivi sul recupero di casa Francol.

Recupero il cui progetto era stato affidato dallo stesso Municipio a un professionista esterno, l’architetto Fulvio Urbano Bigollo. Per la verità i temi affrontati sono tre, cioè casa Francol, Umi 13, l’asse di via Crosada.Siamo alle porte di Cittavecchia, nella parte più esterna del vecchio europrogramma Urban, che alla fine degli anni Novanta permise la riqualificazione di un’ampia porzione del centro storico.

Infatti la scintilla, che ha fatto scoccare l’interesse per l’operazione, si era acquattata sotto una rimanenza di 1,4 milioni di euro, risalenti dai cantieri Urban. Era l’autunno del 2017 quando i Lavori pubblici, accertata l’utilizzabilità del finanziamento, si misero a pensarne la destinazione. Casa Francol, il cui destino in passato aveva oscillato tra casa delle associazioni e sede di Esatto, divenne un possibile infopoint. Insorse Roberto Dipiazza, imponendo un investimento da cui ottenere reddito, tipo una casa-vacanze da sistemare e dare in gestione a imprenditori privati.

Conte entrò in azione lungo questa direttrice, sollecitando gli operatori economici con una manifestazione di interesse, che ebbe cinque risposte. Si fecero vivi, per esempio, l’hotel Urban di Manuel Costantin, l’accoppiata Omnia-Rosso, la cordata Monticolo-Foti-Kropf-Iesu-Bette-Trani. Più avanti il Municipio, per mettere tutti pari e per un migliore confronto con la Soprintendenza, decise di avocare a sè la fase progettuale, che sarebbe stata poi posta in gara, come è avvenuto nel novembre dello scorso anno.

Il progetto Bigollo riguarda vari aspetti, da quello architettonico a quello urbanistico fino all’argomento economico. Le risorse richieste ammontano a circa 4,5 milioni Iva compresa. Il contributo del Comune, oltre alla proprietà degli asset, si sostanzia in quasi 1,4 milioni “liquidi”. La durata della concessione è di 32 anni e 2 mesi. Per partecipare alla competizione una cauzione provvisoria pari a 80.000 euro. Richiesta una dichiarazione da parte di uno/più istituti finanziari disposti a supportare il candidato.

Secondo questo piano, casa Francol viene trasformata in casa-vacanze e accanto ad essa, nello spazio denominato Umi 13, sorge un nuovo edificio: in tutto 1550 metri quadrati, dai quali si ricavano non meno di 21 unità abitative da adibire ad alloggio per turisti. Casa Francol sarà restaurata su cinque livelli, soffitte comprese, e al pianoterra ospiterà un antiquarium , dove saranno allestiti i reperti del vicino scavo archeologico.

I monolocali avranno dimensioni differenti, tra i 25 e i 40 metri quadrati. Umi 13 potrà alzarsi per 4 piani più una terrazza. I lavori edili su Francol e Umi 13 assorbono i 2/3 dell’investimento. La proposta tariffaria corre in alta stagione da 60 a 145 euro al giorno.

Dirimpetto ai due stabili vengono “pettinati” 600 metri quadrati di verde, piantato dove una volta esisteva il parcheggio delle auto comunali. Da qui salirà un camminamento più morbido della scala che oggi da via del Teatro romano sale a San Silvestro e che domani sarà abbattuto. Nell’ottica municipale queste opere si connettono con la confinante area archeologica. —

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