Smog a Gorizia, scatta la chiusura al traffico nel centro

In vigore da mercoledì la misura preventiva anti-inquinamento. Stop dalle 16 alle 20, deroga per auto con tre persone a bordo

GORIZIA Ci siamo. Anzi, ci risiamo. Per un mese e mezzo dovranno, per forza di cose, cambiare le abitudini degli automobilisti goriziani. Da mercoledì 10 gennaio, infatti, entrano in vigore i provvedimenti previsti dal Piano regionale e da quello comunale per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico. Di cosa si tratta? Tornerà la cosiddetta “zona rossa” e scatteranno le limitazioni alla viabilità che serviranno a “ostacolare” il superamento dei livelli di polveri sottili e altre particelle pericolose.

Le misure preventive contro l’inquinamento scatteranno per i veicoli più “vecchi”, ovvero le auto a benzina o a gasolio Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 e i motoveicoli e ciclomotori Euro 1 ed Euro 2.

Fino al 27 febbraio, dalle 16 alle 20, non potranno circolare su alcune strade del centro cittadino e, per la precisione, nelle vie Crispi (da via De Gasperi a Corso Verdi), Oberdan (da piazza Vittoria a corso Verdi), Morelli (da Via Crispi a via Oberdan), Petrarca (da corso Verdi a piazza Battisti), Dante (tutta), Boccaccio (da corso Verdi a via Cadorna) e corso Verdi (da via Crispi a via Mameli). È quanto prevede il Pac, ovvero il Piano d’azione comunale, varato lo scorso anno, sulla base delle indicazioni contenute nel piano regionale del settore.

Sono interessati veicoli a gasolio e benzina con tipologia di emissioni antecedenti alla classe Euro 4, nonché dei motoveicoli e dei ciclomotori con tipologie antecedenti alla classe Euro 3, come riportato sulla carta di circolazione per i motoveicoli e sul certificato di circolazione per i ciclomotori.

Ci sono però diverse deroghe previste e potranno liberamente circolare, oltre agli autoveicoli omologati Euro 4 o superiori e i motoveicoli e ciclomotori omologati Euro 3 o superiori anche i veicoli ad emissione zero, alimentati con motori elettrici e ibridi e che utilizzano come carburante alternativo metano, GPL, bioetanolo o idrogeno. Inoltre l’accesso sarà consentito a veicoli adibiti al trasporto pubblico di linea o turistico con pullman, autobus, scuolabus, taxi e autovetture in servizio di noleggio con conducente e veicoli con almeno tre persone a bordo, conducente compreso, in analogia alla metodica “car – pooling” (l’utilizzo di una sola automobile da parte di un gruppo di persone che compiono abitualmente lo stesso tragitto).

Circoleranno anche veicoli per servizi socio-sanitari e per il soccorso sanitario, compresi quelli dei medici e dei veterinari, muniti di apposito contrassegno distintivo. Infine potranno accedere anche autoveicoli a servizio degli invalidi, per il trasporto di persone soggette a trattamenti, di particolare gravita, sanitari e/o riabilitativi programmati e/o continuativi, nonché autoveicoli che trasportano persone con ridotta capacita deambulatoria e/o altre gravi patologie ed impossibilitate temporaneamente a servirsi dei mezzi pubblici e veicoli dei paramedici e dei tecnici ospedalieri in servizio di reperibilita, dell’Azienda Sanitaria e di associazioni ed imprese che svolgono servizio di assistenza sanitaria e sociale (sono inclusi anche i veicoli dei volontari che vi operano.

«Quando è stato realizzato, a suo tempo, il Pac di Gorizia – spiega l’assessore all’Ambiente, Francesco del Sordi – si è cercato di conciliare le azioni di prevenzione dell’inquinamento, come prevede la legge, alla necessità di evitare disagi ai cittadini e questa soluzione, già sperimentato lo scorso anno, appare come la più idonea. Sicuramente, i primi giorni, i controlli saranno orientati più a informare che a sanzionare mettendo così gli automobilisti nelle condizioni di comprendere questo provvedimento».

 

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