Smentite le statistiche: è donna il dirigente più pagato dell’ente

Paola Tessaris dell’Area sociale e culturale (99.724,79 euro lordi) sbaraglia tutti. All’ultimo posto il segretario generale che si ferma a “soli” 79.968,98

MONFALCONE Altro che sottopagate. A rovesciare le statistiche che vedono attribuite alle quote rosa, nonostante una maggiore propensione allo studio e i successivi salti mortali per la conciliazione di lavoro e famiglia, minori chance occupazionali e livelli più bassi di retribuzione ci pensa Paola Tessaris.

È infatti la dirigente dell’Area sociale e culturale la figura apicale meglio stipendiata del Comune di Monfalcone. Contribuiscono ad attribuirle il titolo di Paperon de’ Paperoni il salario in assoluto più elevato (87.614 euro e 20 centesimi) e il discreto gruzzolo legato alla retribuzione di risultato relativa al 2016 e liquidato nel 2018, una sorta di premio che viene consegnato al conseguimento di certi obiettivi fissati dall’amministrazione: 12.110 euro e 59 centesimi. In totale uno stipendio lordo di 99.724 euro e 79 centesimi.

La incalza Licinio Gardin, che però è in procinto di approdare alla macchina comunale goriziana, quale vincitore di mobilità. Con la posizione vacante il sindaco Anna Cisint intende aprire una riorganizzazione dell’apparato, con la creazione, tramite concorso, di una figura apicale che si occupi di Anagrafe e Sicurezza al contempo. Tornando a Gardin, dirigente dell’Area supporto e sviluppo e alle dipendenze dell’ente dal 2014, suo il secondo podio. Sebbene in termini assoluti, per qualche centinaio di euro, Marco Mantini percepisca un salario più corposo. Ma nel caso di quest’ultimo, il sorpasso definitivo non riesce proprio per questione di premi. Gardin ha infatti una retribuzione lorda di 84.814 euro e 20 centesimi, cui si somma il bonus-risultato (sempre riferito all’anno 2016 e liquidato nell’ultima annualità) di ben 12.577 euro e 26 centesimi (più polposo perfino di quello di Tessaris). A fine anno si è portato a casa dunque 97.391 euro e 46 centesimi. Lordi, ovviamente.

Terzo gradino, dunque, per Marco Mantini, dirigente dell’Area finanziaria con stipendio annuale lordo di 85.414 euro e 20 centesimi, più premio di 10.177,07 euro, per un totale di 95.591 euro e 27 centesimi. Ex funzionario a contratto è stato definitivamente assunto il 1° dicembre 2017. Infine l’ultima arrivata in Comune, il segretario generale Francesca Finco, con salario annuale di 79.544 euro e 74 centesimi, più una retribuzione di risultato (in questo caso però percepita per un solo mese nel 2016 e liquidata sempre nel 2018) pari a 424 euro e 24 centesimi. In totale, per la dirigente in servizio dal 7 dicembre 2016, 79.968, 98 euro lordi.

Il Comune, per le quattro posizioni di vertice, ha sborsato complessivamente, nel 2018, 372.676,69 euro. In generale, tenendo conto anche delle cessazioni frattanto avvenute e frutto di dimissioni, trasferimenti o quiescenze, sono in tutto 255 i dipendenti, nei vari settori e uffici, operativi a Monfalcone.

Diversi i concorsi avviati, l’ultimo dei quali arriverà a conclusione questo mese, con la prova orale per l’assunzione di altri agenti della Polizia municipale, che pure ha visto, con la nuova amministrazione Cisint, un nuovo comandante (dirigente per l’area che accorpa anche la Protezione civile figura sempre Gardin): Rudi Bagatto, subentrato a Walter Milocchi, finito a capo della Municipale di Trieste.

Ma si diceva delle cessazioni. Al 31 dicembre sono state 19, di cui sei per la categoria B, 7 per la C, 5 per la D e una per PLA. In pensione sono andati: un sottufficiale della Polizia locale, un ausiliario, due funzionari amministrativi e uno dell’area culturale, tre istruttori amministrativo- contabile, un funzionario socio-sanitario, un assistente sociale, un giardiniere, un manutentore, un collaboratore amministrativo-contabile e un cuoco. Hanno dato le dimissioni: un istruttore culturale e un funzionario di ragioneria. Trasferiti: un ufficiale di Polizia, un vigile e un dirigente. —


 

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