«Smart venga a rispondere sul mini-rigassificatore»
La trasparenza, prima di tutto. Ma anche il diritto di replica conta. Ecco perché nel corso della Seconda commissione in audizione pubblica il presidente Maurizio Rozza ha avuto il suo bel daffare a trascrivere tutte le osservazioni, perplessità e domande che sono state sollevate da un pubblico attentissimo, per l'occasione pigiato alla Casa della pietra come sardine. Gli interrogativi raccolti, infatti, verranno in queste ore vagliati dall'organismo e là dove non si riuscirà a trovare una risposta convincente saranno riproposti pari pari al proponente Smart gas, cioè al consorzio di aziende che intende realizzare al Lisert di Monfalcone un rigassificatore dieci volte più piccolo rispetto a quello ipotizzato per Zaule. Rozza intende infatti organizzare ancora un confronto a Duino Aurisina con Alessandro Vescovini della Sbe, capofila nella cordata di società interessate a realizzare l'impianto.«Ora il lavoro è tradurre in punti chiari la corposa documentazione depositata – così Rozza, che ha ritenuto molto utile l'incontro di martedì – sviscerare i dubbi e, se permangono, presentarli a Smart gas per un chiarimento. Non dovessero rimuoversi, le perplessità diverrebbero oggetto del nostro parere». Lo scorso 22 luglio, ricordiamo, ha preso avvio la procedura autorizzativa di Via (Valutazione impatto ambientale). E Duino Aurisina, in quanto ente confinante, è chiamato a esprimersi in merito. C'è tempo fino al 21 settembre, ma l'amministrazione vuole chiudere entro il 15.
Il sindaco Vladimir Kukanja si è prefisso come obiettivo “chiarire preliminarmente tutti gli aspetti relativi alla sicurezza, ancora abbastanza nebulosa”. «Questo è per noi il punto principale – dice – dopodiché, una volta ottenute tutte le garanzie, si può parlare del resto. Niente è scontato. Si tratta di un'opportunità? Non lo so. Certo è che non siamo in grado, al momento, di compiere una analisi tecnica, poiché la valutazione delle carte è complessa e chiederemo informazioni anche al Comune di Monfalcone e alla Regione, per un supporto. Mi piacerebbe – prosegue il sindaco, presente alla commissione di martedì in fondo all'aula – conoscere anche la posizione di Burgo: è vero che ci potrebbe essere, col rigassificatore, un rilancio occupazionale? La nostra riflessione non può prescindere da questi temi e d'altro canto dobbiamo soppesare anche le criticità che ne deriverebbero sotto il profilo turistico. Inoltre, se la realizzazione dell'impianto portasse a sgravi fiscali e causasse l'insediamento di nuove aziende a Monfalcone, ci potrebbero essere ricadute anche per i lavoratori o i disoccupati di Duino Aurisina?. Insomma – conclude – posto che al primo punto c'è la preoccupazione per la sicurezza, vi sono ancora da ponderare pro e contro della questione e al momento non c'è un'idea chiara. Mi posso trovar d'accordo però sulla necessità di ottenere più tempo per ragionare, visto che il lasso a disposizione è stretto, e non vedo sfavorevolmente, anzi il contrario, la costituzione di un comitato che racchiuda residenti, circoli e portatori d'interesse locali».
Fin qui la giunta. Questo invece il pensiero del Pdl: «Siamo molto scettici sul progetto – sostiene il consigliere Andrea Humar – per ora le carte a disposizione ci sembrano incomplete e urgono approfondimenti, in particolare sul fronte della paesaggistica e dell'ambiente, poiché a nostro avviso il mini-rigassificatore potrebbe danneggiare le attività di pesca e turismo». Il capogruppo pidiellino, assieme alla collega Daniela Pallotta, esprime comunque “apprezzamento per l'iniziativa del consigliere Rozza, che ha dato pubblica udienza alla cittadinanza e al mondo delle associazioni”, attraverso una commissione dalla quale “sono scaturite condivisibili perplessità, dubbi, incertezze e paure per un progetto ancora non chiaro e definito”.
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