Smantellata la centralina di Lucinico
“Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi”. Era il titolo di un film cult degli anni Ottanta con oltre 200 milioni di dollari raccolti al botteghino. A Lucinico sono pronti a girare un’altra pellicola dal titolo “Tesoro, mi hanno fatto sparire la centralina”.
Scherzi a parte, ormai da parecchie settimane non c’è più la struttura di colore azzurro, con relative apparecchiature, che teneva sotto controllo la qualità dell’aria nella frazione di Gorizia. Sparita. Volatilizzata. E nessuno (nella fattispecie l’Arpa) ha pensato di spiegare il perché. Tant’è che Luca Cadez, presidente di Legambiente Gorizia, ha preso carta e penna e, nei giorni scorsi, ha scritto una lettera proprio all’Arpa per chiedere conto di quell’improvviso smantellamento: smantellamento che suonava (e suona) come una beffa visto che a Lucinico chiedevano addirittura l’installazione di una seconda centralina, questa da dislocarsi nei pressi della scuola d’infanzia, lungo al strada regionale 56.
«Abbiamo scoperto che è stata rimossa la centralina di controllo della qualità dell’aria posta a Lucinico in via del Camposanto - scrive Cadez nella lettera indirizzata all’Arpa -. L’area risultava con una certa frequenza in determinati periodi soggetta a superamenti di soglie di polveri sottili e non solo, stante la presenza di un’arteria molto utilizzata specialmente da traffico pesante, e non essendo ancora stata realizzata la prosecuzione della variante della Sr56. Ricordiamo che negli ultimi anni si era anzi parlato della necessità di incrementare i monitoraggi proprio per la vicinanza con l’asilo di via Udine. Per questi motivi con la presente si chiede in via ufficiale di sapere le motivazioni della rimozione della centralina».
La risposta dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente è giunta qualche giorno dopo. «In relazione alla sua richiesta, devo confermarle che la stazione di rilevamento della qualità dell’aria di Lucinico è stata spenta nel marzo 2014 e rimossa definitivamente nel dicembre 2014 - risponde il responsabile del dipartimento Ettore Salvagni -. Tale dismissione si inquadra in una più generale riorganizzazione della rete regionale di rilevamento che ha riguardato varie centraline della nostra regione. In particolare la stazione di Lucinico risultava non essere conforme ai dettami della vigente normativa in materia (D. Lgs. 155/2010) proprio per la posizione non adeguata e troppo vicina all’asse viario. Ricordo al riguardo che la riorganizzazione della rete di rilevamento della qualità dell’aria ha tra le sue finalità il miglioramento del monitoraggio sull’intero territorio regionale anche tramite l’utilizzo di sistemi modellistici per la previsione e la descrizione della qualità dell’aria».
Dunque, lo smantellamento è avvenuto perché l’impianto non rispettava le normative vigenti. C’è da aspettarsi che tale decisione solleverà più di qualche polemica, considerato che proprio a Lucinico chiedevano con forza più controlli. Ad esporsi erano stati tanti cittadini e l’associazione “Essere cittadini”.
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