Slovenia, uccisi 38 orsi ma per gli allevatori si procede troppo piano
LUBIANA. La legge della Slovenia di intervento urgente che permette l’abbattimento di 200 orsi e 11 lupi entro la primavera del 2020 è entrata oramai nella fase operativa. Ad oggi i cacciatori hanno abbattuto 38 orsi ma le associazioni che raggruppano gli agricoltori e gli allevatori sono ancora scontente e protestano perché l’abbattimento procede troppo a rilento e orsi e lupi, nel frattempo, continuano a devastare i campi e a fare stragi tra le greggi.. Secondo le associazioni il rilascio dei permessi per l’uccisione degli orsi va troppo a rilento e hanno annunciato nuove proteste contro il governo e il Parlamento se entro la metà di agosto la situazione non migliorerà, termine in cui si riunirà nuovamente il Consiglio per la valutazione dei danni arrecati ad agricoltura e allevamento in Slovenia dagli animali selvatici. Fino ad oggi a partire dal 1 gennaio il danno arrecato dagli orsi ammonta a 42 mila euro. Allevatori e agricoltori chiedono che tutti vengano forniti della necessaria recinzione e non solo quelli che hanno già subito danni da orsi o lupi e chiedono che per gli appezzamenti più vasti o per i pascoli sia previsto il permesso orale per l’abbattimento in tempo reale della bestia quando questa viene individuata. Inoltre si chiede che oltre all’orso e ai lupi si possa abbattere anche lo sciacallo dorato.
All’inizio la trafila per ottenere il permesso di abbattimento era davvero lunga, ammette al Delo di Lubiana Miha Marenče del Servizio forestale della Slovenia, ma adesso tutto si è velocizzato, bisogna comunque tener conto che per sparare a un orso bisogna mettere in funzione un procedimento amministrativo che vuole i suoi tempi.
Fino ad oggi non è stato abbattuto ancora nessun lupo i cui attacchi agli insediamenti agricoli e agli allevamenti (complessivamente 138) hanno causato quest’anno danni in Slovenia pari a 96 mila euro. —
M. Man.
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