Slovenia, Pahor nuovo presidente con il 67%
Con l’87% delle schede scrutinate, l’ex premier socialdemocratico si aggiudica il ballottaggio delle presidenziali in Slovenia con il 66,7%, doppiando in pratica il presidente uscente Danilo Turk, sinistra liberale, attestato al 33,3%. Lo ha riferito la commissione elettorale a Lubiana. I dati ufficiali confermano i primi exit poll diffusi dalla tv. «Spero che la mia vittoria possa essere anche un nuovo inizio per il Paese», ha detto Pahor subito dopo l’annuncio degli exit poll. «Il mio impegno sarà di ripristinare la fiducia nelle istituzioni, con il mutuo rispetto e attraverso un dialogo democratico». «Le nostre differenze non sono così grandi, rispetto a quello che ci unisce come popolo», ha aggiunto, riferendosi chiaramente all’atmosfera avvelenata che da mesi domina la politica slovena, accesasi ulteriormente negli scorsi giorni con varie manifestazioni di massa dal forte carattere «antipolitico».
Mentre Turk si è scagliato in modo feroce contro le misure di austerità, Pahor ha appoggiato alcune delle riforme di austerity promosse dal governo di centro-destra guidato da Janez Jansa, suo oppositore politico. A suo parere le riforme sono l’unico modo per permettere alla Slovenia di uscire dalla crisi e mostrare all’Europa di essere capace di risolvere i problemi da sé. Il governo dell’ex premier Pahor, di centro-sinistra, è caduto l’anno scorso proprio perché incapace di gestire la crisi economica. In un’intervista ad AP, Pahor ha detto che «so cosa significa essere premier in tempo di crisi», spiegando così il suo appoggio ad alcune misure di Jansa.
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