Slovenia, doppia manifestazione: pro e contro il governo

In mattinata in piazza ottomila sostenitori del premier Janša, fatti giungere a Lubiana con i pullman. Nel pomeriggio più del doppio alla protesta anti-Casta, inscenata spontaneamente dagli «indignati»
epa03573794 Masked demonstrators protest against Slovenian Prime Minister Janez Jansa in Ljubljana,Slovenia on 08 February 2013. Reports state that some 3000 people gathered to demonstrate against Janez Jansa who last month lost support from coalition partner the Civic List (DL) who pulled out because of the premier's refusal to resign over corruption allegations. EPA/ANTONIO BAT
epa03573794 Masked demonstrators protest against Slovenian Prime Minister Janez Jansa in Ljubljana,Slovenia on 08 February 2013. Reports state that some 3000 people gathered to demonstrate against Janez Jansa who last month lost support from coalition partner the Civic List (DL) who pulled out because of the premier's refusal to resign over corruption allegations. EPA/ANTONIO BAT

Doppia manifestazione oggi in Slovenia, una pro e una contro il governo. Prima è stata la volta dei sostenitori del del premier sloveno Janez Janša: circa ottomila persone si sono radunate nel centro di Lubiana; c’erano molte persone fatte arrivare nella capitale dal circondario con dei pullman, nonché alcuni ministri del governo e illustri esponenti di partiti politici e associazioni della destra politica. Tramite un video-messaggio, ai manifestanti si è rivolto lo stesso Janša, che si trovava a Bruxelles per il Consiglio europeo, accusando i suoi rivali politici di voler far cadere il suo governo «solo per nascondere i veri colpevoli per la grave situazione economica e sociale in cui si trova la Slovenia». «Scendere in piazza non è sempre il miglior modo per esprimersi, ma oggi siamo stati costretti a farlo», ha detto il primo ministro.

Riferendosi all’ondata di proteste popolari contro la casta politica, la corruzione e le misure di risparmio intraprese dal suo governo, che da due mesi scuotono la Slovenia, Janša ha invitato i suoi simpatizzanti a «opporsi con fermezza al fascismo di sinistra, alla violenza e al caos, che sono i più grandi nemici della libertà e della giustizia».

Dopo rivelazioni su presunte irregolarità finanziarie, Janša è rimasto senza due dei cinque partiti che compongono il suo esecutivo e non dispone più di una maggioranza in parlamento.

Sulla stessa piazza nel pomeriggio è poi andata in scena una seconda oceanica manifestazione, questa volta contro il governo e i tagli alle spese pubbliche, degli «indignati sloveni», che, organizzati tramite le reti sociali, scendono in piazza per l’ennesima volta in due mesi: a sfilare almeno 20mila manifestanti, per una vittoria schiacciante degli oppositori al governo Jansa.

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