Slovenia, dopo il varo della legge già 120 gli orsi uccisi
LUBIANA. Secondo la legge di pronto intervento varata d’urgenza dal governo della Slovenia nell’agosto scorso i cacciatori hanno fino ad oggi abbattuto 120 orsi e due lupi. Ricordiamo che la legge su menzionata ha stabilito in 175 il numero complessivo dei plantigradi da uccidere e in 11 quello dei lupi.
L’orso bruno ha fino alla fine del mese di agosto di quest’anno arrecato danni in 210 casi accertati (attacchi a greggi, mandrie , animali da cortile o uomo) per un valore complessivo di 71.400 euro. Nel 2018 i casi di danno accertato erano stati 96 per un valore di 47.700 euro. Per quanto riguarda i lupi, invece, gli attacchi sono stati quest’anno 240 (116 nel 2018) per un danno pari a 158 mila euro (71.600 nel 2018).
Se da giugno di quest’anno la caccia all’orso e ai lupi era inizialmente circoscritta ad alcune aree in agosto, con la legge d’intervento rapido, il ministero dell’Ambiente ha esteso il terreno di caccia su tutto il territorio nazionale dove gli animali si muovono. La legge speciale di intervento per l’abbattimento di orsi e lupi, emanata soprattutto dopo le fortissime pressioni esercitate sull’esecutivo e sul Parlamento sloveno da parte degli agricoltori che sono rimasti vittime delle razzie, rimarrà in vigore fino al 30 aprile del 2020 per gli orsi e fino al 31 gennaio del 2020 dei lupi per i quali ci sarà ancora una finestra di caccia libera nel mese di settembre 2020.
Per quanto riguarda le aree più vicine al confine con l’Italia c’è da segnalare il via libera per un solo esemplare di lupo dato dal ministero per l’area di Stol nella regione di Caporetto. —
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