Slovenia, Cerar si dimette a sorpresa

Il premier, preso atto dell'annullamento da parte della Corte Suprema del referendum che aveva dato via libera alla ferrovia Capodistria-Divaccia, ha lasciato. Le elezioni previste comunque a giugno

Il premier sloveno Miro Cerar ha annunciato in tarda serata le proprie dimissioni, preso atto dell'annullamento da parte della Corte Suprema del referendum che aveva dato via libera a un ambizioso progetto ferroviario sulla tratta Divaccia - Capodistria, sostenuto dal governo di centrosinistra. Cerar informerà oggi il presidente. Elezioni parlamentari sono già previste a giugno, non è chiaro per ora se saranno anticipate. Il referendum abrogativo di settembre non era passato, approvando di fatto il piano del governo di costruire 27 km di un secondo binario tra Divaccia e il porto di Capodistria, ritenuto da Cerar «di importanza strategica» per la Slovenia. Secondo la Corte, il sostegno del governo al progetto in campagna referendaria è stato unilaterale e potrebbe aver influito sul voto. I giudici hanno ordinato una nuova consultazione sulla ferrovia, non ancora fissata la data.

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