Slovenia, birra “agevolata” e menù a 7 euro

Le tasse? I costi di gestione? Anche, ma la “vera” arma in più, o se preferite l'ingrediente segreto nei piatti dei ristoranti d'oltreconfine sono la birra e il gran volume di clienti. Questo almeno è quel che raccontano i ristoratori di Nova Gorica e Salcano, quelli più vicini a Gorizia e abitualmente frequentati da moltissimi clienti italiani. Come abbiamo raccontato nei giorni scorsi diversi gestori di locali e ristoranti a Gorizia avvertono la concorrenza di colleghi sloveni, agevolati dal costo del lavoro più basso e dunque in grado di proporre prezzi concorrenziali. E non a caso anche la chef Michela Fabbro, a margine della presentazione della rassegna sulla Rosa di Gorizia, ha detto che «nonostante i nostri costi di gestione siano più elevati rispetto a quelli in Slovenia, noi dobbiamo avere la forza di andare avanti sempre meglio». Eppure, andando a curiosare in alcuni dei locali più in voga oltreconfine, i ristoratori locali spiegano che c'è anche dell'altro. «Abbiamo molti clienti italiani, diversi dei quali anche nostri ospiti fissi – racconta Uros Martinuc, titolare con Erik Petejan del ristorante Rusa Hisa, che si trova pochi metri oltre il valico della Casa Rossa -, mentre altri sono di passaggio, visto che ci troviamo proprio sul valico. Come mai tanto movimento? Cuciniamo bene, ma riusciamo anche ad essere competitivi sul conto». Se il menù alla carta non è poi così diverso, in quanto a prezzi, rispetto a quelli italiani, un'attrattiva per molti è il menù a pranzo da soli sette euro, dal primo al dolce. Pietanze semplici (ljubianska o altre carni, patate, insalata e un dessert), ma gradite specie da chi lavora. «È un menù scelto da chi ha poco tempo, una pausa di mezz'ora – dice Uros -, che proponiamo durante la settimana. Ovviamente non potremmo farlo con pesce o ingredienti costosi. Il segreto? Il grande movimento: noi serviamo solitamente 100 o 110 coperti al giorno, e senza questi numeri non potremmo garantire certe cifre. Le tasse, invece, quelle le abbiamo pure noi, e non sono tanto diverse da quelle italiane credo. Fino ad ora le cose funzionano bene, e speriamo sia così anche in futuro». A Salcano tra i locali più apprezzati dai goriziani c'è Pri Mikiju, dove troviamo Ana, indaffaratissima a servire ai tavoli all'ora di pranzo. «Gli italiani? Si, sono sempre tanti qui – dice -. Non saprei dire perché vengono, ci conoscono da tanto tempo e si trovano bene, tutto qui. Se c'è un motivo forse è la birra, che da noi costa molto di meno rispetto all'Italia, mentre per il resto i prezzi sono allineati». In effetti una birra da mezzo litro si può trovare intorno ai due euro, a Nova Gorica o Salcano. Prezzi improponibili a Gorizia. «È vero, questo è uno dei segreti – scherza anche Blaž, dietro al bancone della Gostilna Zvezda, sempre a Salcano -. E poi c'è il coperto, che noi non facciamo pagare. Su un gruppo di diverse persone, alla fine, questo incide sul conto».
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