Sissa, la batosta dopo la visita di Mattarella: taglio ai fondi per mezzo milione di euro

TRIESTE «Nonostante sia stata recentemente eletta la migliore università italiana e la settima in Europa tra quelle fondate negli ultimi cinquant'anni secondo una classifica stilata dalla rivista Nature, e nonostante abbia ottenuto 23 prestigiosi finanziamenti dallo European Research Council dal 2007 ad oggi, la Sissa subirà un taglio ai finanziamenti di circa mezzo milione di euro».
Lo riporta una nota della stessa Scuola internazionale di Studi Superiori Avanzati, secondo quanto previsto dal Decreto ministeriale sulla programmazione delle università 2019-2021 e dal decreto sul Fondo di Finanziamento Ordinario 2019, che costituisce una delle principali fonti di entrata per gli atenei italiani. Secondo le prime analisi delle tabelle in circolazione, il taglio ammonterebbe, appunto, a circa mezzo milione di euro. «Una riduzione che già in sede di approvazione di bilancio provvisorio implica la riduzione di attività cruciali soprattutto tra quelle rivolte al territorio», specificano alla Sissa.
Soltanto due giorni fa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è venuto a Trieste per inaugurare il 41° anno accademico della Scuola ed aveva ringraziato la comunità scientifica «per quello che fate».
I proventi della Sissa ammontano per il 70% da contributi ministeriali, articolati in tre rami: quota base (14,3 milioni di euro); quota premiale (4,6 mln), contributi per borse di dottorato (3,4 mln). La quota base, normalizzata sulla base della dimensione, è significativamente inferiore a quelle di altre realtà italiane analoghe come la scuola Normale e l'Istituto Sant'Anna, di circa 2-2,5 ME su base annua. Uno «sbilancio» che ha ragioni «storiche» e che veniva compensato, fino al 2015, da un contributo borse significativamente superiore; poi dal 2015 in poi questo stesso contributo è stato ridotto di circa 1,2 milioni di euro, spiegano alla Sissa. Grazie tuttavia alle eccellenti prestazioni, la Scuola triestina è riuscita negli ultimi anni a incrementare la quota premiale del proprio bilancio attutendo parzialmente la decurtazione.
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