Sinistra separata in casa nel “mini Municipio”
MONRUPINO. Il Comune è piccolissimo, non arriva ai 900 abitanti. Eppure proprio in questo contesto va registrato un fattore unico, per quanto concerne i Comuni della ex provincia di Trieste che andranno al voto il 26 maggio: il mancato accordo fra le forze del centrosinistra. Sotto la rocca ci sarà da una parte la lista Progressista, composta da esponenti del Pd ma anche da indipendenti, che sosterrà la candidatura dell’attuale consigliera, Tanja Kosmina, e che comunque si fregia di essere una lista civica, con tutto ciò che questo comporta, e dall’altra due formazioni, i “Cittadini per Monrupino” e “Insieme per Monrupino”, che sostengono la corsa di Martina Skabar. I primi sono l’espressione locale del movimento noto anche a Trieste e che ha come maggiore esponente l’ex presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat. I secondi sono la forza guidata dall’attuale sindaco, Marko Pisani, che annovera al suo interno anche esponenti dell’Unione slovena. . “Cittadini” e “Insieme” sostengono appunto la corsa di Martina Skabar, dopo che, in una prima fase, sembrava che dovesse essere Maurizio Vidali, ex presidente del consiglio provinciale, il candidato sindaco della lista “Cittadini”. «Abbiamo convenuto sul fatto che, in una realtà piccola come quella di Monrupino - ha spiegato lo stesso Vidali qualche giorno fa - sarebbe stato inutile e controproducente presentare candidati diversi, e così abbiamo optato per questa soluzione». Vidali non uscirà dai giochi in ogni caso; in base all’esito del voto della sua lista, potrebbero aprirsi per lui le porte della giunta per una carica di assessore, vista anche la lunga esperienza maturata nell’aula di palazzo Galatti.
Resta comunque la vicenda del mancato accordo con i Progressisti. «Quando siamo stati contattati dalle altre forze del centrosinistra in vista del voto a Monrupino - è la motivazione indicata da Casimiro Cibi - in realtà loro avevano già deciso che il candidato sindaco doveva essere Martina Skabar, perciò in quel momento o accettavamo tale scelta, che rispettiamo, lo ribadisco, ma non era frutto di una concertazione, oppure prendevamo un’altra strada. Abbiamo valutato che fosse più corretto andare in quest’ultima direzione - continua Cibi - e così siamo arrivati a questa situazione. Del resto - conclude l’esponente della lista Progressista - anche Vidali è arrivato all’accordo con la lista “Insieme” dopo che era stata scelta la Skabar. Ma ognuno è ovviamente libero di fare le proprie scelte». Vidali in realtà, ha spiegato a più riprese che «è stato il buon lavoro fatto dal sindaco Pisani in questi cinque anni a farci propendere per l’accordo». In ogni caso, anche se correranno sotto bandiere diverse, “Cittadini” e “Insieme” da una parte e “Progressisti” dall’altra potrebbero trovare, dopo il voto, un accordo di collaborazione. «Dopo il 26 maggio riprenderemo un ragionamento – afferma a questo proposito Cibi – e non escludiamo nulla a priori». Non si presentano i Verdi.
Ci saranno anche altre due liste, la Federazione del Territorio libero di Trieste, che candida Marco Klemse, e la Lega, che sarà rappresentata da Serafino Marchiò Lumet. «Monrupino può e deve crescere sotto il profilo del turismo e dell’artigianato - dice quest’ultimo - inoltre vogliamo migliorare i collegamenti con Trieste». Marchiò Lunet non è di Sgonico: «Ma fin da bambino venivo quassù assieme agli scout - ricorda - e Monrupino mi è sempre rimasto nel cuore. Ho sempre frequentato questo territorio e mi è sembrato giusto mettermi al servizio della collettività e del mio partito». Nessun candidato per Forza Italia, invece, che a qui rinuncia a correre. Quanto agli indipendentisti porteranno anche a Monrupino durante la campagna elettorale la tradizionale richiesta di autonomia. —
U.S.
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