Singapore vieterà il commercio interno di avorio d’elefante dal 2021

Troppo spesso una buona notizia sulla conservazione degli animali è solo l'assenza di cattive notizie. Ma oggi, in occasione della Giornata mondiale degli elefanti, da Singapore arriva la messa al bando del commercio interno di avorio a partire dal 1° settembre 2021. Una volta che il divieto entrerà in vigore, non solo sarà vietato il commercio, ma anche la semplice esposizione dei manufatti per pubblicizzarne la vendita. Mentre sarà ancora consentita l’esposizione pubblica di avorio di elefante o prodotti in avorio per scopi educativi o religiosi. I commercianti potranno donare le loro scorte agli istituti a scopi educativi o tenerle per sé.
Coloro che violano il divieto possono essere accusati ai sensi della legge sulle specie minacciate di estinzione (importazione ed esportazione) possono essere multati fino a 10 mila dollari per esemplare (per un totale non superiore a 100 mila), e/o essere incarcerati per un massimo di 12 mesi.
Proprio a Singapore a fine giugno è stato messo a segno uno dei più grandi sequestri d'avorio mai eseguiti. Il carico da circa 50 milioni di dollari di valore, che veniva dal Congo ed era diretto in Vietnam, conteneva oltre nove tonnellate del prezioso materiale costate la vita a oltre 300 elefanti.
Dall’Africa arrivano anche altre buone notizie: per la prima volta dopo decenni è aumentato il numero di elefanti nel parco nazionale di Zakouma in Ciad. Tra il 2002 e il 2010, 4.000 elefanti furono uccisi per il loro avorio e ne rimasero solo 450. Nel 2010 African Parks hanno assunto la gestione di Zakouma, in collaborazione con il governo del Ciad, e hanno immediatamente ripristinato la sicurezza nella regione: la popolazione di elefanti da allora è aumentata a oltre 560 individui, con 127 cuccioli di età inferiore ai cinque anni contati l'anno scorso. Nel 2011 ne era stato contato solo uno.
Nell’agosto 2017 African Parks ha completato una delle più grandi spostamenti di elefanti nella storia mondiale: è stata ripopolata la riserva naturale di Nkhotakota con 520 elefanti e oltre 1.350 altri animali selvatici per ripristinare la riserva e alleviare la pressione sugli ecosistemi del Parco nazionale di Liwonde e della Riserva naturale di Majete.
Nel Garamba National Park nella Repubblica Democratica del Congo il bracconaggio è stato ridotto del 98 per cento: un tempo il parco ospitava fino a 22.000 elefanti negli anni '70; oggi ne rimangono meno di 1.200 a causa di decenni di bracconaggio dilagante. Ma nel 2016 abbiamo rivisto la strategia delle forze dell'ordine di Garamba, riducendo significativamente il bracconaggio di elefanti dove solo due sono stati persi nel 2018.
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