S’infiamma lo scontro sugli asili I precari “assediano” il Comune
Si infiamma lo scontro tra Comune e sindacati sul fronte precari di asili e ricreatori. Ieri sono andate in scena prima una protesta in piazza Unità, con tanto di corteo e striscioni contro le esternalizzazioni del personale dei servizi educativi, e poi l’invasione del Municipio, dove si stava svolgendo una conferenza stampa dedicata proprio al tema al centro del dibattito, durante la quale sono state promesse 58 stabilizzazioni, seguite da un nuovo concorso e dalla previsione di ulteriori assunzioni.
Il braccio di ferro è iniziato alle 11, con il sindacati scesi in piazza insieme a circa 300 lavoratori, tra insegnanti e personale ausiliario, con tanto di bara portata a spalla, con le “asili” e “questo non deve accadere”, e altri slogan come “no precari, sì assunzioni” o “stabilizzazione unica soluzione”. Una frangia della mobilitazione, particolarmente arrabbiata, ha raggiunto verso mezzogiorno la sala giunta, allontanata dalla polizia locale. Dentro gli assessori all’Educazione Angela Brandi e al Personale Michele Lobianco e il consigliere Piero Camber.
«Bastava che si informassero prima – hanno subito detto gli esponenti politici – e tutto questo non sarebbe successo». Per spiegare il nuovo piano di organizzazione generale, si sono quindi spostati nel Salotto azzurro, dove è intervenuto anche il sindaco Roberto Dipiazza. «Si lamentano che noi assumiamo. Dopo mesi di lavoro siamo arrivati a una situazione che di sicuro non porterà disagi come sembra, anzi», ha attaccato Lobianco.
«Abbiamo uno scoperto di 80 posti sul fronte degli insegnanti di scuole d’infanzia, nidi e ricreatori – ha aggiunto Brandi – che copriremo subito con 50 stabilizzazioni di chi è in possesso dei titoli adeguati. A ottobre inoltre bandiremo un nuovo concorso per educatori e avvieremo anche nuove graduatorie che sostituiranno quelle vecchie. Verranno anche stabilizzati otto ausiliari. Ricordo poi che abbiamo elevato professionalmente proprio gli ausiliari. Diamo quindi una duplice risposta alle richieste del personale, stabilizzando i “tradizionali” precari e prevedendo nuove risorse immesse con il concorso che sarà aperto a tutti, con i necessari titoli, con riserva per gli interni. Circolano troppe indicazioni sbagliate, per esempio ricordiamo che per la pubblica amministrazione non vale la regola che se superano i 36 mesi di lavoro hanno diritto all’assunzione. Non ammetto i metodi aggressivi che hanno avuto alcune sigle sindacali alla luce del nostro impegno». «La mancanza di una comunicazione corretta è stata la grave pecca dei sindacati – ha sottolineato Camber –, hanno riferito alla gente informazioni scorrette. È importante ribadire che non si esternalizza in modo discriminato: soltanto il personale ausiliario che andrà in pensione sarà sostituito da un piccolo appalto, che riguarda il servizio di pulizie di sei nidi». Parole che, però, ai sindacati continuano a suonare come annunci irrealizzabili . —
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