Sindaco sloveno dona alle dipendenti un pene di cioccolato

Lo sconcertante cadeau del primo cittadino di un piccolo Comune. Lettera di denuncia dei lavoratori

LUBIANA. È stata decisamente una Festa della donna di pessimo gusto quella che è stata festeggiata quest’anno dalle dipendenti comunali di Tržič, cittadina di 15.300 anime a Nord di Kranj e ai piedi delle Alpi Karavanke. Il sindaco, Borut Sajovic, infatti, ha avuto la “magnifica” pensata di regalare loro un pene di cioccolata in grandezza naturale. Pesante lo sconcerto tra le donne presenti le quali hanno immediatamente gettato il dono nei cestini.

Ma il fatto si aggrava - se ce ne fosse bisogno - per una lettera che i dipendenti comunali hanno inviato già un mese fa - ma la notizia è diventata di dominio pubblico solo ieri perché apparsa sulle colonne del quotidiano di Lubiana Dnevnik - al Comitato comunale di controllo denunciando il comportamento poco ortodosso tenuto dal primo cittadino, 58 anni a luglio, sposato, padre di due figli, di professione veterinario e per hobby contadino ecologico e apicoltore, eletto sindaco per il secondo mandato consecutivo nel 2014. Nella missiva si denunciano reiterate molestie nei confronti delle dipendenti, e come esempio si cita l’ultima festa svoltasi in municipio in occasione del compleanno del primo cittadino nel corso della quale da parte sua ci sarebbero stati solo continui ammiccamenti a sfondo sessuale nei confronti del personale femminile presente all’avvenimento.

La ciliegina sulla torta, raccontano appunto i dipendenti, è arrivata in occasione dell’ultima festa della donna celebrata in Comune, sempre grazie al sindaco. «Ciascuna di noi - scrivono le lavoratrici - ha ricevuto in regalo un pene di cioccolato a grandezza naturale». Nell’occasione Borut Sajovic sarebbe stato spalleggiato dalla direttrice comunale Metka Knific Zaletelj (una donna dunque!). E l’idea del “regalino” di cioccolata l’avrebbe avuta proprio la direttrice, il vicesindaco sarebbe andato nel bar pasticceria attiguo al municipio a fare l’ordinazione, mentre il sindaco è colui che ha portato il manufatto di cioccolata in comune. I “cioccolatini” non sono stati pagati con soldi pubblici (almeno questo, di grazia) ma dalla direttrice che qualche giorno più tardi ha saldato il conto in contanti. Da rilevare che i maschietti del municipio in occasione della Festa del papà avevano ricevuto in regalo dei lecca lecca a forma di vagina.

«Il Comitato di controllo del Comune - recita un freddo comunicato ufficiale - ha ricevuto la missiva dei dipendenti alcuni giorni fa e la esaminerà nel corso della riunione della prossima settimana per decidere se tale questione è di competenza del nostro organismo, il quale è impegnato di norma nel controllare il comportamento legale dell’ente locale». Il sindaco intanto tace, la direttrice spiega che i doni sono stati fatti per «il miglioramento del clima di lavoro». Ma a questo punto ci sarebbero gli estremi per un intervento della polizia e della magistratura.

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