Silos, “riesumato” il progetto per il centro congressi

Coop Nordest e Unieco tornati in Municipio per portare a compimento l’operazione di ristrutturazione entro il 2018: prevista una sala con mille posti
Ecco come si presenterà il Silos dopo i lavori di restauro (Bruni)
Ecco come si presenterà il Silos dopo i lavori di restauro (Bruni)

Prima che scadessero i tempi dettati dall’accordo di programma firmato nel lontano 2009, prima che l’investimento preliminare da 10 milioni di euro andasse perduto, prima che la struttura molto abbandonata diventasse sempre più spesso “casa di cartone” per i senzatetto e i profughi in attesa di miglior ricovero, con pericolo di nuovi incendi e naturale degrado proprio a un passo dalla stazione ferroviaria, Coop Nord Est (che a Trieste ora sta facendo anche operazione di salvataggio per le Cooperative operaie) e il socio Unieco uniti nella Silos spa sono tornati in Municipio portando notizie e impegni: la ristrutturazione dei 45 mila metri quadrati del Silos si riprende e si porta a compimento. Conclusione dei lavori, stavolta, per il 2018. Gli ottimismi iniziali anni fa lo avevano dato attivo per il 2012 o 2013.

Dentro troveranno posto, ed è confermato, un grande centro commerciale, residenze e parcheggi e il così atteso centro congressi da 1000 posti (più altri circa 500 suddivisi in tre sale minori), con un foyer da 1000 metri quadrati che raddoppia quello esistente alla Stazione marittima. Ci vorrà da oggi, quando gli uffici tecnici del Comune sono già al lavoro, al giorno in cui si potrà rilasciare il permesso a costruire almeno un anno per la serie di permessi, autorizzazioni, minimi aggiustamenti di progetto e amministrativi. Cantiere entro il 2015?

Questo ha messo in agenda il sindaco Roberto Cosolini che promette «la massima disponibilità ad accompagnare il percorso, perché l’attività congressuale è estremamente importante per il turismo e per l’economia di Trieste». Tanto è diventato chiaro, che proprio per domani lo stesso sindaco ha convocato a una riunione gli attuali organizzatori delle attività di congresso, da tempo in lite per l’uso della sede e piuttosto scoordinati («è successo a Trieste terminal passeggeri e Promotrieste di organizzare lo stesso evento per lo stesso cliente all’insaputa l’uno dell’altro, si può capire che sconcerto hanno suscitato» ricorda Cosolini).

Cantiere del Silos L’inaugurazione posticipata al 2015
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Dunque il presidente di Ttp Antonio Paoletti, l’amministratore delegato Franco Napp, la presidente di Promotrieste Gabriella Kropf e imprenditori del settore saranno “seduti” a chiarire concreti percorsi: «Dovremo definire per il periodo che ci separa dal 2018 - illustra Cosolini - chi fa che cosa, con quali calendari e spazi, e interventi di miglioramento, quali criteri di gestione, e capire se le crociere davvero impediscono la convivenza dei congressi alla Stazione marittima, io credo sia un fatto di organizzazione».

L’intervento al Silos rallentato nel 2010 da una vasta e inaspettata bonifica da amianto e macerie era calcolato in 100 milioni, lievitati poi a 120, cifra oggi probabilmente da aggiornare di nuovo. La Silos spa aveva più volte lasciato intendere che la crisi aveva compromesso gli accordi con altri partner commerciali, Cosolini si fa interprete di un’opinione contraria: «I partner li hanno sempre avuti, a noi la soddisfazione di veder ripartire un intervento così importante, e soprattutto di avere certezza sulle sale. Da cui è stato cancellato il palcoscenico, per avere più posti a sedere. Con l’assessore Kraus (Sviluppo economico, ndr) e gli uffici abbiamo lavorato tantissimo per la riapertura del cantiere, l’economia dei congressi è troppo importante».

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