Silos di Trieste sgomberato in dieci giorni, poi i nuovi arrivi a Campo Sacro

Il sindaco Dipiazza: «I migranti nell’edificio di Coop saranno trasferiti fuori città». E accelera il passaggio di concessione dell’ex Ostello scout alla Prefettura
Francesco Codagnone
La tendopoli dei migranti nei capannoni abbandonati del Silos di Coop Alleanza 3.0, dietro la stazione dei treni Foto Andrea Lasorte
La tendopoli dei migranti nei capannoni abbandonati del Silos di Coop Alleanza 3.0, dietro la stazione dei treni Foto Andrea Lasorte

TRIESTE. Entro dieci giorni i migranti del Silos saranno caricati sulle corriere e poi portati fuori da Trieste. «Lontano», dice il sindaco Roberto Dipiazza. «In un’altra città».

La nuova sistemazione dei richiedenti asilo che da mesi dimorano nei capannoni abbandonati di proprietà di Coop Alleanza 3.0 – in condizioni igienico sanitarie definite «precarie» e di «invivibilità» dall’Azienda sanitaria – non sarà l’ex mercato comunale di via Flavio Gioia, a due passi dalla stazione dei treni.

Il ripiego a Prosecco

E non sarà neanche l’ex Ostello scout di Campo Sacro, per il quale si attende il trasferimento di concessione alla Prefettura prima che possa essere trasformato in una struttura di accoglienza ad alta rotazione. Il passaggio «comunque avverrà nei prossimi giorni», assicura Dipiazza: perché i migranti della Rotta balcanica continueranno a camminare e «i prossimi che arrivano – conferma il primo cittadino – li manderemo a Prosecco».

Entro dieci giorni il Silos sarà intanto sgomberato e la tendopoli smantellata come da ordinanza. Militari e poliziotti entreranno per prelevare i migranti – almeno chi non sarà già fuggito altrove – metterli sulle corriere e «portarli via, come quelli sbarcati a Lampedusa», dice il sindaco. L’ingresso della struttura a quel punto sarà presidiato da vigilanti, verranno montate telecamere di sicurezza e poi si procederà – con tempi da definire – alla vendita dell’immobile poiché, conferma il Comune, le trattative sono «in stato avanzato» e a Coop Alleanza 3.0 sono pervenute «due concrete offerte».

Uno spostamento lontano dalla città

A sgombero avvenuto i richiedenti asilo «non saranno smistati in altre strutture della città», anche perché posti non ci sono, bensì «spostati lontano», precisa Dipiazza: dove «non so dirlo», perché la questione è al vaglio della Prefettura. «In altre città, questo è certo». Niente più cumuli di escrementi e teli impregnati di scabbia a due passi dal centro.

Ma restano i timori di cittadini e associazioni, perché se i capannoni dietro la stazione verranno sgomberati non c’è delibera che fermi la rotta dei migranti. Tanto più d’estate, con il caldo che renderà meno pericoloso l’attraversamento dei Balcani. «Il prefetto aveva assicurato che lo sgombero sarebbe avvenuto non prima di aver individuato valide alternative», ha attaccato il capogruppo di At Riccardo Laterza nell’ultima seduta del Consiglio comunale. E alternative a oggi «non ci sono», ha detto il municipalista, suggerendo che alla base di «tanta fretta» da parte dell’amministrazione ci sia «la volontà di nascondere questo scempio prima dell’arrivo di Mattarella e del Papa», in luglio. Dove andranno i nuovi arrivati? Entreranno abusivamente nei magazzini del Porto Vecchio, torneranno a dormire in piazza Libertà?

Trasferimento temporaneo

«Non li lasceremo in città», assicura Dipiazza, secondo cui «una soluzione c’è», ma non è l’ex mercato di via Gioia, come chiede il centrosinistra, trattandosi di una struttura inutilizzata e dotata di bagni e allacci alla rete elettrica e idrica. Il sindaco ribadisce che i migranti che arriveranno dopo la chiusura del Silos saranno «mandati a Prosecco», dove staranno temporaneamente prima di essere loro volta trasferiti. Ma i lavori di adeguamento dell’ex Ostello scout non sono ancora terminati («né iniziati», denuncia l’Ics), dovendo prima attendere la formalizzazione della concessione alla Prefettura.

Il passaggio era previsto per il primo luglio, ma poiché lo sgombero del Silos avverrà prima, serve accelerare l’iter per il trasferimento di Campo Sacro. A breve, comunica il sindaco, «presenterò una delibera» perché la consegna dell’ex Ostello «avvenga immediatamente», così da gestire da subito i nuovi arrivi. A quel punto, ripete Dipiazza, «di migranti non ne avremo più in città».

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