Sicurezza, verso l’istituzione delle “zone rosse” a Trieste

Lo ha deciso il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica per intervenire nelle zone più esposte alla criminalità diffusa

Laura Tonero
Il prefetto Pietro Signoriello fotografato da Andrea Lasorte
Il prefetto Pietro Signoriello fotografato da Andrea Lasorte

Nel corso odierna seduta del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica è stata decisa l’istituzione, fino alla fine del mese di marzo, di "zone rosse" in alcune aree di Trieste, con l’obiettivo di migliorare la percezione della sicurezza e rafforzare il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.

Quello delle “zone rosse” è uno strumento che il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha messo a disposizione delle Prefetture per intervenire nelle zone maggiormente esposte a fenomeni di criminalità diffusa.

 

Il prefetto Signoriello: "Ecco come funzioneranno le zone rosse a Trieste"

Le zone interessate

Le aree finite sotto la lente di valutazione sono quella che dalle vie sopra piazza Perugino si stende fino a piazza Goldoni, da piazza della Libertà a piazza Oberdan, l’area di piazza Verdi e del Molo Audace e alcuni tratti di via Carducci e di viale XX Settembre.

Come funzionano

Nelle “zone rosse” persone pregiudicate o anche solo semplicemente segnalate non potranno stazionare, passare. Il provvedimento verrà steso nei dettagli nelle prossime ore e potrebbe entrare in vigore già da questo fine settimana.

Da questo weekend, inoltre, le aree più critiche vedranno anche un presidio fisso delle forze dell’ordine e dell’Esercito.

Al vaglio, per alcune aree più ristrette, anche l’adozione di ordinanze sindacali che limitino l’apertura dei pubblici esercizi e dei negozi che vengono cibi e bevande, oltre che la circolazione di vetro e lattine.

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