Sicurezza sotto accusa, stop agli idrovolanti

Nel mirino età e manutenzione dei mezzi, l’Agenzia dell’aviazione civile li ferma per 4 giorni di controlli. L’Eca: tutto a posto
Un idrovolante
Un idrovolante

FIUME. Battuta d'arresto per i voli in idrovolante tra le località adriatiche della Croazia. Dopo quanto scritto da alcuni media e in base alle denunce anonime giunte dall’interno della concessionaria tedesca, l'Agenzia nazionale per l'aviazione civile ha deciso di far restare a terra tutti i velivoli dell'European coastal airlines (Eca). Lo stop rimarrà in vigore per almeno quattro giorni, periodo che dovrebbe bastare per controllare l'efficienza degli idrovolanti che saranno sottoposti a revisione in Svizzera.

Un brutto colpo per la compagnia teutonica, chiamata in causa dai mezzi d'informazione (ma anche dai propri dipendenti) per le condizioni in cui si trovano alcuni aerei della sua flotta, sempre più alle prese con guasti e difetti tecnici. La decisione dell’Agenzia croata piomba proprio nel bel mezzo della stagione turistica: gli idrovolanti dell'Eca prestavano servizio quotidiano toccando Fiume, Pola, Lussinpiccolo, Arbe, Novalja, Spalato, Lesina e altri centri adriatici, sia sulla terraferma che sulle isole.

Allertati da alcuni dipendenti dell’Eca che come detto hanno voluto mantenere l'anonimato, gli ispettori dell'Agenzia si sono messi in moto già due settimane fa, mentre i controlli veri e propri sono avvenuti a cavallo tra il 10 e il 12 agosto e hanno portato ad appurare manchevolezze tali da mettere in potenziale pericolo la sicurezza dei passeggeri e dei piloti. Si parla di pessima manutenzione dei velivoli, alla quale si aggiunge la non verde età di quest' ultimi: da quanto è dato sapere il più giovane mezzo dell'Eca, che ha il contrassegno 9A-TOA, sarebbe stato costruito nel 1977 e prima di essere impiegato in Croazia ha cambiato diversi proprietari. Gli altri idrovolanti della società tedesca (che movimenta circa 400 passeggeri al giorno in Adriatico) risulterebbero tutti fabbricati a fine anni Sessanta.

Da parte sua l'Eca, di proprietà dell'imprenditore tedesco Klaus Dieter Martin, ha confermato sì che i propri idrovolanti dovranno restare fermi alcuni giorni per permettere all'Agenzia per l'aviazione civile di intraprendere i passi necessari al superamento di eventuali problemi. Ma in un comunicato ha messo in chiaro che «non corrisponde al vero quanto riportato da alcuni media, che hanno ricevuto informazioni sbagliate da nostri ex dipendenti - si legge -: siamo convinti che i controlli faranno luce e confermeranno la validità e funzionalità dei nostri aerei che finora si sono comportati ottimamente, senza il benché minimo incidente in Croazia. Non appena tutti i dubbi saranno fugati, gli idrovolanti torneranno in servizio».

Stando all'Eca, ciò dovrebbe avvenire intorno alla metà della prossima settimana. Nel periodo di stop saranno contattate tutte le persone che hanno prenotato voli e quindi si procederà al rimborso dei biglietti.

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