Si tocca davanti alle ragazzine sul bus: arrestato triestino a Mestre

L’autista aveva bloccato il mezzo, ma lui ha infranto un finestrino per fuggire: poco dopo è stato preso e portato in carcere

TRIESTE Un 38enne di Trieste, O.N., si è abbassato i pantaloni su un autobus a Mestre nella serata di sabato e ha cominciato a masturbarsi di fronte a tre ragazze minorenni: è stato arrestato per atti osceni dai carabinieri della compagnia di Mestre e dovrà rispondere anche di interruzione di pubblico servizio e danneggiamento aggravato. L’autobus teatro dell’intera vicenda è quello denominato “Mestre Centro”, che svolge servizio ininterrottamente per 24 ore ogni giorno. Il triestino è salito a bordo nella zona commerciale denominata “Porte di Mestre” e, almeno all’inizio, sembrava avere un comportamento assolutamente normale.

Alla vista di alcune ragazzine minorenni, dopo un po’, ha però completamento perduto il controllo: si è abbassato i pantaloni dando inizio, davanti agli occhi increduli di tutti i presenti, a una “performance”, ovviamente illecita visto il contesto pubblico, di autoerotismo.

La scena è stata ripresa dagli smartphone dalle tre ragazzine e a un certo punto una di loro, resasi conto che le situazione stava degenerando e comprensibilmente allarmata, ha chiesto aiuto all’autista. Il passeggero triestino ha continuato la sua pratica autoerotica ancora per un po’, mentre nel frattempo il mezzo pubblico proseguiva la sua corsa. Quando l’autobus si è fermato il 38enne si è ricomposto e ha preteso l’apertura delle porte. L’autista non ha acconsentito e quindi il 38enne, di fronte agli inebetiti passeggeri, ha afferrato il martelletto di emergenza spaccando un vetro: dopo essersi arrampicato ha approfittato del finestrino rotto per sgusciare fuori, guadagnando così la fuga.

I carabinieri, però, erano già stati allertati. Sono giunti sul posto in pochi minuti e non hanno avuto difficoltà a riconoscere O.N.: i militari dell’Arma hanno potuto infatti contare, oltre che sulle descrizioni dei testimoni, anche sui video salvati dalle ragazzine sui propri smartphone.

L’arrestato è stato poi portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida. A rendere più grave la sua posizione dal punto di vista delle conseguenze giudiziarie è il fatto che le tre ragazzine sull’autobus non abbiano ancora compiuto 18 anni. Le pene previste dal codice per il reato di atti osceni in presenza di minori sono, infatti, molto più pesanti. Per quanto riguarda, invece, l’atteggiamento delle ragazze avranno modo di rendersi conto che i filmati possono costituire una fonte di prova utile per perseguire reati, e non solo un modo per condividere scene insolite e, a volte, sconvenienti.

Si scava, infine, nella casella giudiziaria del 38enne per capire se nel capoluogo giuliano sia stato protagonista di episodi simili. –


 

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