Si rinnova la Massoneria

Alla Marittima in prima fila anche Roberto Antonione
Silvano Trieste 28/01/2012 Stazione Marittima, Grande Oriente d' Italia
Silvano Trieste 28/01/2012 Stazione Marittima, Grande Oriente d' Italia

Partire dalle radici della storia italiana, ma senza rimanere ancorati al passato. E proiettarsi nel futuro, attraverso il rinnovamento dei principi fondamentali del dialogo e del rispetto. È partito da questo messaggio il raduno del mondo della massoneria del Grande Oriente d’Italia, che si è dato appuntamento a Trieste nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Un viaggio lungo la penisola, partito da Palermo e che non a caso si è concluso a Trieste. Una città, più volte definita nel corso del dibattito alla Stazione Marittima, fondamentale nella lunga storia italiana che rappresenta il sentimento nazionale.

Un continuo parallelismo dunque tra i principi della massoneria e la città giuliana, ha animato il convegno intitolato: «Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni». Un dibattito aperto da Umberto Busolini, presidente del Collegio circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia, che ha parlato di “massoneria come laica religione del dubbio”. Tra il pubblico più di qualche voto noto (in prima fila il deputato Roberto Antonione). Tra i relatori molti docenti universitari, che hanno ripercorso i momenti chiave della storia italiana e del ruolo ricoperto da Trieste, definita l’ultima conquista dell’Unità d’Italia.

Tra i più attesi, l’intervento di Enzio Volli, una delle figure più rappresentative della massoneria a Trieste e Gran Maestro onorario: «Trieste ha sempre voluto essere fortemente italiana attraverso il pensiero dei suoi spiriti migliori, tutti massoni o quasi. Ed è proprio qui che sono nate le tre rivoluzioni più importanti, la libertà, l’uguaglianza e l’indipendenza». A chiudere il convegno l’intervento del Gran Maestro del Goi Gustavo Raffi, che ha dribblato le recenti polemiche politiche ed anzi è passato all’attacco: «La massoneria ha scritto pagine importanti della storia d’Italia, ma ha saputo rinnovarsi attraverso lo spirito dialettico e la filosofia del confronto, al contrario della classe politica che non sa dialogare e si affida solo alla logica del potere». (p. p.)

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