Si presenta sul posto di lavoro dell’ex fidanzata e la minaccia di morte: stalker arrestato a Trieste
Per effetto delle nuove disposizioni sul “Codice Rosso” la Polizia di Stato ha effettuato un arresto differito in flagranza entro 48 ore dall’episodio denunciato. Tra i tanti messaggi inviati alla ex, ne era presente uno, in particolare, in cui l’uomo dichiarava di comprendere tutti gli autori di femminicidio

TRIESTE Nella prima mattina del 15 febbraio una Volante della Polizia di Stato è intervenuta nel rione di Campi Elisi, da dove una donna lamentava la presenza sul luogo di lavoro del suo ex fidanzato - C.A., cittadino di origini dominicane classe ’92 – il quale, in evidente stato di ubriachezza, stava minacciando di morte ed offendeva lei e il suo attuale compagno.
L’uomo è riuscito ad allontanarsi prima dell’arrivo della Volante, ma la donna, stanca di questo e pregressi comportamenti aggressivi ed assillanti posti in essere dall’ex fidanzato, che non aveva accettato la fine della loro relazione sentimentale, ha deciso di formalizzare, quella stessa sera, la denuncia alla Questura di Trieste.
Ha così raccontando una serie comportamenti assunti dall’ex che, nel corso del tempo, le avevano provocato uno stato di disagio e di angoscia, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita.
Il giorno successivo la donna si è recata nel Commissariato di Polizia stradale “Polo San Sabba” per integrare la denuncia, fornendo agli operatori, a supporto delle dichiarazioni esposte il giorno prima, messaggi, screenshot e file audio dal contenuto intimidatorio e denigratorio inviatogli dall’uomo.
Tra i tanti messaggi depositati dalla donna, la maggior parte dei quali a sfondo sessuale, ne era presente uno, in particolare, in cui C.A. dichiarava di comprendere tutti gli autori di femminicidio.
Il tempestivo intervento del personale del Commissariato ha permesso di raccogliere ulteriori elementi di prova a supporto della gravità indiziaria. In particolare, nella stessa giornata, è stato ascoltato un testimone preoccupato per l’evolversi della vicenda e sono stati acquisiti ulteriori file audio inviati dall’uomo.
Ebbene, dai vocali sono emersi affermazioni allarmanti sulla reale e concreta possibilità di porre in atto ulteriori condotte aggressive ed intimidatorie nei confronti della donna.
In uno di questi messaggi l’uomo ribadiva che non aveva nulla da perdere, che doveva farsi rispettare e che sarebbe stato disposto a compromettere la propria vita pur di vedere la donna sotto terra.
Basandosi su queste prove e di concerto con l’Autorità Giudiziaria, il personale del Commissariato San Sabba, in applicazione della recente legge del 2023 che ha novellato la delicata materia del “Codice Rosso” e introdotto l’arresto differito in flagranza entro 48 ore dal fatto, ha avviato un’immediata e approfondita ricerca dell’individuo sul territorio.
Dopo una serie di accertamenti, appostamenti in zone frequentate da C.A. e ricerche della targa dell’auto che lui utilizzava gli agenti di Polizia del Commissariato San Sabba sono riusciti, il 16 febbraio, a rintracciarlo e trarlo in arresto, adottando così una misura in grado di tutelare l’incolumità della donna ed evitare la reiterazione di comportamenti violenti ed aggressivi.
L’uomo è stato di conseguenza associato presso la Casa Circondariale di Trieste a disposizione del pm titolare della indagini.
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