Si è spento a 80 anni Zacchigna, papà del Bic

Una carriera prestigiosa nell’industria regionale. Vulcanico presidente della Società del tennis
Altran Francesco Zacchigna
Altran Francesco Zacchigna

Si è spento a 80 anni Francesco Zacchigna, già dirigente industriale, direttore del Bic di Trieste, popolarissimo a Monfalcone, dove viveva in Largo Isonzo, soprattutto per i suoi meriti nel mondo dello sport come uno dei più intraprendenti presidenti della Società del tennis. Era malato da tempo. È mancato giovedì scorso all’ospedale di San Polo.

Intelligente, intraprendente, dotato di una personalità prorompente, capace di precorrere i tempi, Francesco Zacchigna è vissuto sull’onda del progresso, dell’innovazione e della ricerca, pronto a coglierne tutte le opportunità.

Era nato a Umago il 9 settembre 1932. Conclusi gli studi all’Istituto tecnico industriale, svolse nel ’53 il primo lavoro di insegnante all’Ente di formazione professionale. Nel ’55 vinse una borsa di studio e entrò nei Crda: un anno dopo era già capogruppo. Nel ’61 diventò responsabile della vendita di prodotti per l’Ansaldo, con l’Iri, e alle Oet, le Officine elettromeccaniche di Trieste. Nel ’66, a 33 anni, era già responsabile delle filiali Ansaldo Termomeccanica, nell’80 fu nominato direttore del Consorzio Ansaldo. Nell’84 venne nominato coordinatore Spi dei gruppi di lavoro Iri - Regione - sindacato, e nell’88 amministratore delegato della Spi, trampolino di lancio per il Bic, l’incubatrice di imprese, dove rimase per 9 anni, fino al febbraio del ’97. Nell’ultimo biennio occupò la carica di responsabile per l’innovazione e internazionalizzazione delle imprese. Un uomo dai mille hobby, tutto portati ai massimi livelli: la fotografia, il golf, il bridge, il golf. Ma soprattutto il tennis, un “amore” sbocciato tardi che lo vide primeggiare sia come atleta che come presidente della St Monfalcone.

Sposato con la sua Pierina, Francesco Zacchigna ha avuto 5 figli, Marco, Andrea, Michele, Marta e Giuseppe, e altrettanti nipoti. I funerali saranno celebrati lunedì alle 11 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe. Dalle 9 la salma sarà esposta nella cappella dell’ospedale.

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