Si capotta con l'auto a Gradisca, grave triestino
GRADISCA. Ha fatto tutto da solo. Ha attraversato l’incrocio, ha perso il controllo della vettura, ha divelto un semaforo: l’auto, quindi, si è capottata e ha terminato la sua folle corsa contro la recintazione e il portone di un’abitazione.
Questi i fotogrammi dell’incidente che si è verificato ieri, attorno alle 6.40, a Gradisca d’Isonzo, in borgo Trevisan, non lontano dal salone di automobili “Gerin Auto”. A vedere le condizioni dell’auto, una vecchia Fiat Uno, pareva di trovarsi di fronte a un incidente dagli esiti ben peggiori di quelli che, effettivamente, sono stati. Per fortuna, l’automobilista non è in pericolo in vita: ha rimediato parecchie ferite ed escoriazioni, è stato elitrasportato all’ospedale di Cattinara a Trieste ma sopravviverà.
Il primo a portare i soccorsi è stato un agente della Polizia di Stato: era di passaggio, stava raggiungendo Gorizia per prendere servizio. Ad un certo punto, ha visto l’auto sfrecciare e, poco dopo, si è trovato di fronte uno scenario che sembrava dare ben poche speranze al conducente della Fiat Uno: auto capovolta, semidistrutta, detriti un po’ ovunque.
Immediatamente ha chiamato il 118: un’ambulanza, preceduta dall’automedica, si è precipitata sul posto. L’uomo (si tratta di O.L., triestino, classe 1982) è riuscito ad uscire autonomamente dalle lamiere contorte della sua utilitaria. Non ha mai perso conoscenza ma lamentava forti dolori agli arti inferiori.
I sanitari del 118 hanno prestato le prime cure all’automobilista direttamente in loco. Considerate la dinamica e le sue condizioni, non hanno esitato un attimo a chiedere l’intervento dell’elicottero del 118 che è atterrato, di lì a poco, in un campo vicino.
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