Si canta e si balla per i 30 anni del Collegio del Mondo unito
Tre decenni di sviluppo e investimento nel campo della cultura e della formazione per il Collegio del Mondo unito dell’Adriatico, la storica realtà di Duino che oggi, al teatro Verdi (dalle 16.30, ingresso libero) celebra i suoi 30 anni di vita. Due appuntamenti, un’intensa rievocazione che spazia tra il carattere espositivo e i frammenti artistici, e soprattutto una solida partecipazione degli studenti, un centinaio, circa la metà dell’attuale “dote” di un istituto che rappresenta 94 Paesi.
Il canovaccio del “compleanno” del Collegio del Mondo unito si preannuncia in tal modo, organizzato in collaborazione con la Regione e il teatro Verdi e il patrocinio dei Comuni di Trieste e Duino Aurisina e della Provincia. È la giornata che assembla ricordi, traccia bilanci e rilancia progetti. Una festa, quindi, che apre i battenti alle 16.30 con la vernice della mostra fotografica allestita nel foyer del teatro, a cura naturalmente degli studenti, i veri protagonisti dell’evento celebrativo. Dalle 17 il palco si anima in forma di talk–show (diretto da Janko Petrovec, un ex allievo del Collegio) con i contributi degli ospiti di turno, storici sotto ogni punto di vista, da Arrigo Levi, patrono a vita della scuola di Duino, ad Antonine Besse, vicepresidente onorario dei Collegi del Mondo Unito, sino a Michael Price e Gianfranco Facco Bonetti, rispettivamente attuale rettore e presidente della sede. La prima parte accoglie ed esalta la presenza anche di David Sutcliffe, il primo Rettore di Duino, autore del libro ”Kurt Hahn and the United World Colleges with other founding figures”. L’opera, tradotta in italiano e in inglese, ripercorre e approfondisce le tappe principali dei 30 anni di vita ma all’interno dei suoi capitoli pone nel contempo l’accento sul vissuto di Corrado Belci, il presidente fondatore, scomparso nel maggio del 2011, personaggio chiave nel processo di maturazione della roccaforte studentesca internazionale di Duino, una delle 12 sparse nel mondo e abitate in questi 30 anni da oltre 50.000 studenti.
Verso le 18 è tempo di intrattenimento, musica, tradizione con “Uniti nell’arte”, carrellata di canti, danze e poesie estrapolate dalle più svariate mappe geografiche e suggerite dagli alunni, impegnati per l’occasione in veste di interpreti e registi. «È un momento importante sotto vari aspetti – ha sottolineato alla vigilia l’ambasciatore Gianfranco Facco Bonetti, il presidente del Collegio – non solo per la qualità degli ospiti e per il traguardo dei trenta anni ma perchè ci permette di tributare pubblicamente la nostra gratitudine verso coloro che ci hanno supportato nella crescita e nell’affermazione dei nostri ideali».
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