Sì bipartisan a Trieste capitale della scienza

TRIESTE. Sostenere con marketing mediatico e promozionale la candidatura del capoluogo a epicentro europeo della ricerca scientifica.
Ieri il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato all’unanimità una mozione con cui afferma il suo sostegno alla candidatura di Trieste a Capitale europea della scienza 2020, nell'ambito dell'Euroscience Forum (Esof). Il testo è stato presentato dai capogruppo del centrodestra Alessandro Colautti (Ap), Riccardo Riccardi (Fi), Renzo Tondo (Ar), Claudio Violino (Misto), Luca Ciriani (Fdi), ed è stato poi firmato anche da molti altri consiglieri, tanto d'opposizione quanto di maggioranza.
Il documento parla della possibilità che «il capoluogo del Friuli Venezia Giulia possa diventare l'epicentro simbolico della ricerca europea, Esof2020, con una candidatura prestigiosa quale quella a capitale europea della scienza, che può avere risvolti positivi non solo sulla città di Trieste ma anche sull'intera regione, rappresentando il coronamento di un percorso che viene da lontano».
Il testo impegna quindi la giunta regionale a una serie di obiettivi: far presente al governo la necessità di un supporto a sostegno della candidatura, anche quale finestra dell'Italia sul mondo; supportare la candidatura di Trieste a Capitale europea della scienza per il 2020, con l’impegno della Regione e con il sostegno unanime del Consiglio regionale; realizzare, assieme alla candidatura, un’ampia attività di marketing mediatico-promozionale, in particolare a livello europeo ma non in via esclusiva, a partire già dal corrente anno, fin dalla legge di assestamento del bilancio, e da proseguire sino alla conclusione dell'iter di nomina della città, coinvolgendo i centri di ricerca, le università e in generale tutti gli attori del comparto e i settori produttivi, con iniziative per la sua divulgazione internazionale.
I consiglieri ricordano nella mozione come tutto il sistema della ricerca regionale sia già stato messo in rete attraverso attraverso il Coordinamento degli enti di ricerca (Cer), che coinvolge le realtà triestine ma non solo.
«Fra questi vi è - si legge -, con una mission simile a quella di Area, Friuli Innovazione con sede a Udine quale centro di ricerca e di trasferimento tecnologico, mentre lo sviluppo e produzione hi-tech di beni e servizi sono poi le finalità del polo tecnologico di Pordenone, nonché il Bic di Trieste, centro di eccellenza nell'incubazione e nello sviluppo d'impresa caratterizzata per le sue iniziative imprenditoriali». Il testo ricorda poi il centro Innova Fvg di Amaro, incentrato sul trasferimento tecnologico.
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