Sì al referendum sulla fusione “bisiaca”

Via libera del Consiglio regionale alla consultazione per il Comune Monfalcone Ronchi Staranzano. Al voto entro il 31 luglio
Una veduta aerea di Monfalcone
Una veduta aerea di Monfalcone

TRIESTE. Il consiglio regionale ha dato ieri il via libera al referendum consultivo sulla fusione dei comuni di Monfalcone, Ronchi e Staranzano.

L’aula si è espressa all’unanimità, come sempre accaduto in casi simili, e come avvenuto nel caso di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, altra fusione su cui l’aula si è espressa sempre nella giornata di ieri.

La parola passa ora alla giunta, che dovrà indicare la data della consultazione, attraverso la quale gli elettori delle tre località si esprimeranno sul quesito «Volete che sia istituito il nuovo Comune denominato Monfalcone Ronchi Staranzano mediante la fusione dei Comuni di Monfalcone, di Ronchi dei Legionari e di Staranzano?».

Speciale anti-fusione, scontro a Staranzano

La chiamata alle urne sarà fissata non oltre il 31 luglio, con la presidente Debora Serracchiani e l’assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin che sarebbero intenzionati a fissarla dopo le elezioni amministrative, per dar tempo ai comitati di presentare al meglio le rispettive posizioni.

Le comunali non si terranno quindi a Monfalcone e a Ronchi dei Legionari, dove il referendum congelerà le attuali assemblee, come previsto dalle norme di riordino delle autonomie locali.

Qualora il referendum desse esito positivo, il nuovo Comune unitario nascerà il 1° gennaio 2017, dapprima con il commissariamento dei tre enti a opera del sindaco di Monfalcone e poi con la convocazione di nuove elezioni nella primavera.

Necessità di risparmio prevedono di evitare due tornate elettorali in un lasso di tempo così limitato: da qui la scelta di prorogare le attuali amministrazioni in attesa che il referendum indichi la via da seguire.

In caso di bocciatura della fusione, Monfalcone e Ronchi andrebbero invece al rinnovo dei consigli comunali tra il 1° novembre e il 15 dicembre, mentre nulla cambierebbe a Staranzano, non interessata dalle prossime comunali.

L’esito del referendum è tutto da decifrare, anche alla luce del voto contrario all’accorpamento espresso dai consigli comunali di Ronchi e Staranzano.

A sostegno della fusione si esprime intanto il relatore del provvedimento d’istituzione del referendum, Emiliano Edera (Cittadini): «Il nuovo ente del Monfalconese rappresenterebbe il quarto Comune del Friuli Venezia Giulia per dimensioni e popolazione. Tenendo conto della tradizione cantieristica dell’area e della presenza dell’aeroporto di Ronchi, i cittadini saranno chiamati a una scelta che avrà un riflesso e un’importanza non secondaria negli equilibri politico-economici della regione».

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