Sì a take away, corse libere e barche in Fvg, ma il rebus è il rilancio del commercio

In attesa di un’ordinanza di “alleggerimento” su locali e attività all’aria aperta, prevista per domenica 26 aprile, le categorie chiedono garanzie e tempi certi
Silvano Trieste 2020-04-25 Il 25 Aprile tra corse, passegiate e controlli anche dall'Elicottero
Silvano Trieste 2020-04-25 Il 25 Aprile tra corse, passegiate e controlli anche dall'Elicottero

TRIESTE Prove tecniche di ritorno alla normalità. Il governatore Massimiliano Fedriga sta completando in queste ore il quadro dell’ordinanza che sarà pubblicata domenica 26 aprile (e non  lunedì come sembrava inizialmente) e che dovrebbe consentire un parziale alleggerimento delle restrizioni. Per avere un’idea delle nuove disposizioni che saranno rese note dopodomani si può prendere spunto dall’ordinanza firmata ieri dal governatore del Veneto Luca Zaia, con il quale Fedriga è in piena sintonia e che in questo caso funge da battistrada nell’indicare la linea da seguire verso la “fase 2”.

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Anzitutto via libera alla vendita di cibo da asporto anche per quelle attività, come ristoranti, pizzerie, bar o pasticcerie che finora erano rimaste chiuse: una prima boccata d’ossigeno per un settore che in queste settimane era sopravvissuto esclusivamente grazie alle consegne a domicilio. La vendita take away sarà da effettuare, dove possibile, previa ordinazione online o telefonica.

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Silvano Trieste 2020-04-14 La libreria Minerva

Si cercherà di contingentare il più possibile gli ingressi (una persona per volta negli spazi più angusti) anche come tempi di permanenza: giusto quello che serve per pagare e ritirare quanto acquistato, indossando una protezione per bocca e naso, guanti e con il gel igienizzante sempre a disposizione. Buone notizie potrebbero arrivare anche per chi ha una barca e per coloro che fremono dalla voglia di concedersi di nuovo una corsetta a distanza superiore degli attuali 500 metri o un giro in bicicletta: è allo studio l’opzione di consentire già da lunedì la possibilità di svolgere attività motoria all’aria aperta su tutto il territorio del comune in cui ci si trova. E quanto alle imbarcazioni da diporto, da dopodomani sì a interventi di manutenzione a bordo e alla sistemazione delle darsene.

Ma intanto, in attesa dell’ufficializzazione della nuova ordinanza, lo stato d’animo delle categorie economiche oscilla tra incertezza, preoccupazione, e voglia di ripartire, anche se con la consapevolezza che nelle prime settimane si viaggerà con il freno a mano tirato. Tra i più preoccupati i commercianti del settore abbigliamento.

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La riapertura della libreria Minerva (Silvano)

«Se confermate, le anticipazioni di una riapertura dei negozi l’11 maggio, con obbligo di sanificare vestiti e scarpe, disegnano uno scenario inaccettabile – è il pensiero della presidente regionale del gruppo Confcommercio Federmoda Antonella Popolizio –. I nostri negozi da tempo si sono attrezzati per contingentare gli ingressi, garantire che si possa entrare solo con guanti e mascherine, far rispettare la distanza interpersonale, ma per la sanificazione degli articoli i costi dei macchinari necessari sarebbero insostenibili e i capi ne verrebbero pure danneggiati. Siamo dunque contrari e va aggiunto che nulla è stato previsto per i negozi per bambini e neonati, già aperti senza alcun obbligo di sanificare abiti e scarpe. Servono chiarezza e coerenza, da subito. La nostra categoria ha già pagato un prezzo enorme».

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Tra gli esercenti ci si sta ingegnando anche con soluzioni innovative. Un esempio arriva da Giuseppe Faggiotto, titolare a Trieste dello storico Caffè degli Specchi e dell’altrettanto storica pasticceria La Bomboniera. In vista della ripartenza ha acquistato per entrambi i locali dei registratori di cassa automatici di nuova generazione (in questo caso l’idea è stata, in particolare, del figlio Riccardo) che consentono di evitare il contatto diretto mani-soldi-mani, proteggendo così sia il cliente che chi lavora. La Bomboniera aprirà lunedì: ingresso consentito a un solo cliente alla volta e con la possibilità di acquistare paste e altri prodotti, ma ovviamente solo per asporto.

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«Per quanto riguarda gli Specchi siamo pronti a riaprire appena ordinanze e decreti lo consentiranno – sottolinea Faggiotto –. Confermata la presenza di steward e hostess che accoglieranno i clienti spiegando le regole da seguire e indicando il tavolo disponibile, non prima di aver misurato la febbre e offerto il gel per le mani. Utilizzeremo un tavolo sì e uno no, sia all’interno che all’esterno, in modo da avere distanze adeguate. Distanze garantite anche al banco, minimo 120 centimetri tra un cliente e l’altro. Inoltre ci saranno paratie trasparenti protettive alle casse e, qualora lo richiedano le nuove misure igieniche, tazzine usa e getta in cartoncino per il caffè. Cerchiamo di guardare con positività al futuro, dopo che il virus ha interrotto un periodo d’oro per noi: nel 2019 un milione e mezzo di clienti».

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Un altro locale storico, il Caffè San Marco, ha già riaperto, seppur per tre giorni a settimana e limitatamente alle attività di libreria ed enoteca. «Per quando riaprirà il bar abbiamo già predisposto un distanziamento adeguato dei tavoli e gli spazi ampi del locale ci aiutano in questo senso – afferma il titolare Alexandros Delithanassis –. Anche per il bancone, lungo 22 metri, non ci saranno problemi e se servirà installeremo protezioni in plexiglass. È auspicabile, però, che la Regione faccia sapere in tempo utile i propri intendimenti sulle riaperture, anche per poterci regolare con dipendenti e forniture. Non si può ripartire dall’oggi al domani».

E la stagione balneare? La partenza a Trieste potrebbe rivelarsi meno problematica rispetto al resto del litorale adriatico secondo quanto evidenzia Salvatore Sapienza, segretario regionale del Sib, Sindacato italiano balneari. «A Trieste c’è la tradizione degli stabilimenti ad accesso chiuso – premette Sapienza – e dunque predisporre i controlli sarà molto più facile rispetto ad altre realtà come, su tutti, i grandi spazi delle spiagge lignanesi. Penso che da metà giugno in poi sarà possibile aprire. Ci saranno i controlli della temperatura all’ingresso e poi un distanziamento adeguato tra le persone che implicherà una riduzione tra il 30 e il 50 per cento degli accessi. Si punterà sull’acquisto di abbonamenti e biglietti online per evitare file alle casse. Il problema sarà rappresentato dall’area dei Topolini. A Barcola serviranno quindi controlli da parte delle forze dell’ordine, da concordare col Comune».

In attesa del semaforo verde per gli spostamenti senza restrizioni da comune a comune, infine, già non ci sono limitazioni per le attività di noleggio di auto e furgoni. —


 

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