Shopping a Oxford street e “palacinke” in spiaggia nel Natale senza confini dei triestini giramondo
TRIESTE Natale il spiaggia, con i piedi a mollo nei mari dei Caraibi. Oppure tra luci delle scintillanti avenue di New York. O ancora nei pub della fredda Irlanda. Sono tanti i triestini che vivono all’estero pronti a celebrare le prossime festività in ogni angolo del mondo, seguendo spesso un misto di tradizioni locali e portate dall’Italia.
Paola Bassanese è ad Athlone, in Irlanda. «Qui sono giornate shopping scatenato. Poi ci si ritroverà nelle case a Natale e si mangerà tacchino». A Londra c’è Francesca Benolli. «È sempre una città magica - racconta - ma a Natale lo diventa ancora di più, con le luci di Regent Street e Oxford Street, l’abete gigante a Covent Garden e le piste di pattinaggio. La cosa che preferisco è Winter Wonderland, un fantastico parco a tema, dove tutti possono tornare bambini per un giorno. E poi anche le tradizioni sono belle, come il Secret Santa tra i colleghi in ufficio ed il Christmas Jumper Day, dove molte persone destinano soldi in beneficenza».
A Madrid c’è invece Cristina Parovel. «Le strade del centro sono affollatissime. Passeggiare porta un’enorme gioia. Anche gli addobbi natalizi sono splendidi. Ho deciso di festeggiare il Natale con gli amici, ma prima delle celebrazioni andremo a consegnare i pasti ai senzatetto della città». Lorenzo Tron a Melbourne, Australia, si prepara a un Natale con 30 gradi. «È simile al nostro: ci si vede in famiglia e si mangia insieme. Ovviamente con queste temperature non abbiamo gli stessi piatti, mia suocera preparerà un menù a base di pesce. Devo dire però che non ha lo stesso effetto andare al mare. A Trieste ricordo le luci e i mercatini, qua non li fanno purtroppo e quindi è come se mancasse qualcosa. Però, come nei film, ogni casa è decorata».
Navigherà vicino alla Repubblica Dominicana durante le feste Elisa Colummi, cantante triestina che lavora sulle navi da crociera. «La vigilia di Natale sarò a Samaná, il 25 dicembre a St Maarten, e a Capodanno siamo in navigazione per arrivare il 1 di gennaio a Cozumel, un’isola del Messico». Al calduccio anche Stefano Cergol, che con la famiglia vive a Curacao. «È difficile abituarsi a vedere qui le decorazioni, complete di renne, slitte ed enormi fiocchi di neve, sotto un sole splendente a 28 gradi. Eppure a Curacao il Natale è un festa davvero sentita. I brindisi in ammollo cominciano già a inizio mese. Gli abitanti fanno la fila davanti ai negozi per accaparrarsi l’abete più bello. Grande festa anche a Capodanno, la gente si riversa nella piazza principale e sul celebre ponte di barche che unisce i due quartieri principali della città divisi da un canale interno. Ogni gruppo apre il proprio tavolino e le sedie da campeggio, e attende l’arrivo della mezzanotte tra un brindisi e una mangiata, accompagnate dalla musica. Il colpo d’occhio è incredibile. E stavolta ci saremo anche noi con sardoni in savor e palacinke». Temperature miti anche a Marbella, dove abita Irene Sekulic. «Saremo da amici il 24 dicembre, poi a Natale sveglia a casa e passeggiata sulla spiaggia». —
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