Sgt in festa per i 150 anni «Ma serve una nuova sede»

Pastor: struttura inadeguata, chiediamo aiuto alle istituzioni. Passivo ridotto a quota 35mila euro, puntiamo al pareggio nel 2014. Oggi la festa
Di Pierpaolo Pitich
Foto Bruni 08.06.13 Ginnastica Triestina: il saggio
Foto Bruni 08.06.13 Ginnastica Triestina: il saggio

Spegnere 150 candeline sulla torta e avere l'entusiasmo di un ragazzino. Quello che potrebbe sembrare un paradosso è invece una realtà per la Società Ginnastica Triestina: il glorioso sodalizio biancoceleste celebra proprio oggi il suo appuntamento con la storia lungo un secolo e mezzo. A partire dalle 15, nella palestra della sede di via Ginnastica, andranno in scena i festeggiamenti per il prestigioso traguardo, che coinvolgeranno atleti, soci e simpatizzanti, a ritmo di musica, balli e lotterie a premi.

«Inizialmente l'idea era quella di organizzare una cena di gala in Prefettura - spiega Federico Pastor, presidente Sgt -. Ma in quel caso ci sarebbe stato inevitabilmente un numero ristretto di invitati e la cosa appariva poco rispettosa nei confronti di tutti i nostri soci: la soluzione di una festa allargata e popolare ci è sembrata quindi più in linea anche con i tempi di spending review».

Attualmente il numero degli iscritti ai corsi è superiore al migliaio, peraltro in aumento nonostante i tempi di crisi (erano 750 due anni fa): cifra che arriva a toccare quota 2000 se si contano anche i soci simpatizzanti. È il biglietto da visita di una società che, tra le polisportive, è la seconda più antica in Italia, alle spalle della Reale Ginnastica Torino e che tra i propri fiori all'occhiello annovera la sezione judo, dove, come allenatore, figura il nome di Raffaele Tognolo, direttore tecnico di tutte le squadre nazionali, oltre a quella del basket, che ha potuto festeggiare il ritorno della squadra femminile nel campionato di serie A2, con tanto di primato in classifica.

«Per me è un grande privilegio poter guidare il sodalizio in questa ricorrenza storica, ma al tempo stesso è anche una grossa responsabilità - continua Pastor -. Quando mi sono insediato al vertice della società, ho ereditato una situazione particolarmente difficile dal punto di vista economico, con un deficit di bilancio pari a 215 mila euro. Oggi, grazie al lavoro svolto insieme al nuovo consiglio direttivo, siamo riusciti a portare il passivo a quota 35 mila euro: non si tratta però di un punto di arrivo, bensì di partenza, visto che l'obiettivo per il prossimo anno è quello di raggiungere il pareggio di bilancio».

Ma i problemi, tanti, esistono. In casa biancoceleste ci sono questioni spinose che riguardano in modo particolare la sede sociale, situata in un edificio vetusto e fatiscente e dove, alcuni mesi or sono, si sono verificati dei cedimenti strutturali della torretta, con cadute di intonaci e cornicioni nella via sottostante, cui erano seguiti in estate i lavori di messa in sicurezza e di ripristino e consolidamento della copertura: interventi che si concluderanno nella prossima primavera. «È evidente che la sede attuale si presenta inadeguata e avrebbe bisogno di ulteriori interventi anche negli spazi interni - conclude Pastor -. Alle istituzioni chiediamo un aiuto economico per risolvere definitivamente la situazione o quantomeno uno sforzo per trovare un nuovo sito: a suo tempo ho lanciato l'idea di poter usufruire dei padiglioni dell'ex Fiera, attualmente vuoti e inutilizzati, ma non ho ancora ricevuto nessuna risposta. Quando mi trovo fuori Trieste riscontro un senso di grande rispetto nei confronti di questa società storica: una riconoscenza che invece questa città non sempre riesce a trasmettere ai suoi figli più illustri».

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