Sfuma anche il Silvan show. Organizzatori nel mirino
“Sim Salabin”, e il mago Silvan sparisce. Fisicamente. Imbufalito a dir poco con un organizzatore triestino che doveva organizzare qui un suo spettacolo ieri sera e invece si è dato alla macchia. O, meglio, non ha dato seguito agli accordi.
La storia. Silvan avrebbe dovuto mettere in scena il suo show ieri sera. Roba non da ridere, con 8 persone in scena: 5 ballerine, due assistenti e, appunto, il mago. Rimasti appiedati. Senza colombe, senza magia. Dopo uno scambio di e-mail al curaro con Andrea Hlacia, che ultimamente ha accumulato una serie di flop, dal Fantozzi Day in poi. Nell’ultima, datata 22 febbraio, Silvan scrive che «se entro lunedì 23 non riceverò la scrittura privata debitamente firmata e il bonifico bancario, non più relativo all’acconto sul compenso pattuito da contratto in suo possesso da più di un mese, ma con l’importo intero pattuito più il 22% di Iva, ci troveremo costretti con rammarico,a non effettuare lo spettacolo “La Grande Magia” a Trieste».
La solita inadempienza contrattuale? Nel testo presentato dal manager del mago era tutto stato precisato. Durata dello spettacolo, 60-100 minuti. Copertura del service audio-luci, oltre alle spese per il Gruppo Magico di vitto, alloggio, 6 viaggi ferroviari, carburante furgone. Un ingaggio complessivo di 8mila euro, con un acconto di 2500 euro, da versare entro il 15 febbraio 2015 con bonifico bancario. La restante somma di 5500 euro più Iva doveva essere corrisposta in liquidi o con assegno bancario circolare 60 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Ma non ce n’è stata la possibilità. Di più: via mail qualche settimana fa lo stesso Silvan ricordava a Hlacia che lo spettacolo previsto «inizialmente al teatro Bobbio» era stato poi spostato dallo stesso Hlacia «al Palatenda e successivamente - precisava ancora Silvan - al Miela...»
Piccato, Hlacia parte all’assalto. «Gli avevo detto personalmente che faceva parte del calendario vecchio delle date tre settimane fa, e che la cosa non si sarebbe fatta più». È esasperato, Hlacia. «Noi abbiamo fatto montare il Palatenda ma non ha superato la prova del vento. In Comune hanno eccepito che era stata fatta in un altra città e non a Trieste. E non abbiamo trovato siti alternativi. A Trieste non si può lavorare. Questo sindaco non ci lascia fare niente, io non posso fare niente. Solo che a me mi mettono in croce, lui annuncia i Metallica e poi arriva Il Volo e va bene lo stesso...». Sconfitto e deluso? Macchè. Indomabile. «Faremo a Trieste - annuncia convinto Hlacia - un evento della trasmissione più importante d’Italia in diretta tv. Il raduno nazionale dell’allenatore nel pallone con Lino Banfi». La storia continua...
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