Sfida a Covid-19: i cinque misteri ancora irrisolti
TRIESTE Mentre sembra proprio che Covid-19 stia cominciando a darci tregua – ma non abbassiamo ancora la guardia! – rimangono irrisolte una serie di inusuali caratteristiche di questa nuova malattia. Sono almeno cinque i quesiti del tutto insoluti.
Primo, la mancanza di ossigeno senza che uno se ne accorga. È una caratteristica tipica di Covid-19: il paziente ha sintomi del tutto trascurabili, viene visto da un medico che gli misura il livello di ossigeno nel sangue e scopre che questo è bassissimo, da ricovero immediato. Si chiama happy hypoxia, ipossia felice: la mancanza di ossigeno c’è ed è grave, ma non ci si accorge di averla. Come fa il nostro cervello a essere ingannato in maniera così grossolana?
Secondo mistero: l’improvviso aggravamento della malattia. Una storia tipica di molti pazienti è quella di sintomi seri, ma non preoccupanti (febbre, malessere, tosse) che si trascinano per una decina di giorni e magari sembrano migliorare, per poi invece peggiorare nell’arco di solo poche ore, tanto da richiedere l’ospedalizzazione d’urgenza e spesso la terapia intensiva. Cosa succede da far precipitare così rapidamente la funzione dei polmoni, come se questi si riempissero d’acqua rapidamente?
Il terzo mistero riguarda la perdita del gusto e dell’olfatto. Ormai è diventato un sintomo tipico che si utilizza per la diagnosi di Covid-19, insieme alla tosse e alla febbre. Improvvisamente ci si accorge di aver perso questi sensi. Ma come fa il virus a causare un sintomo così bizzarro? Il senso del gusto e dell’odorato dipendono dalle stimolazioni di una serie di neuroni sensoriali che si connettono alla parte bassa del cervello. Sono i neuroni del naso a non trasmettere più l’informazione o il cervello a non recepirla? E come fa il virus a causare questi sintomi?
Altrettanto misteriosa è la sudorazione senza motivo dei pazienti. Talvolta è il primo sintomo della malattia: molti pazienti riferiscono di grandi e incontrollabili sudorazioni notturne, non giustificate dalla temperatura. Negli ospedali, i pazienti con Covid-19 sono sempre tutti sudati. Perché?
E poi il quinto mistero: perché il virus colpisce in maniera uguale giovani e anziani, ma causa essenzialmente una malattia grave soltanto negli anziani? È un problema di risposta immunitaria o di replicazione virale? E connesso a questo, come fanno la pressione alta, l’obesità e il diabete a rendere così fragili le persone che ne sono affette? Misteri affascinanti, ancor di più pensando che la loro spiegazione potrebbe essere racchiusa da una sola caratteristica del virus che ancora ci sfugge. La caccia al colpevole è in corso. –
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