Sexy car-wash con due giovani ungheresi
L’impianto di via Pigafetta ritenta l’esperienza dell’anno scorso e i clienti si divertono

TRIESTE. Straccio, spugna e piercing bene in vista. A distanza di un anno esatto l'autolavaggio Tergeste di via Pigafetta (ri)azzarda la carta del "car wash" dalle pretese sexy, scommettendo per 4 week - end sulle movenze questa volta di due "operatrici" di origine ungherese. Le debuttanti si chiamano Elena, 23 anni, la bionda, una papabile Eva Kant magiara approdata da pochi mesi in Italia, e Kisseva, la bruna, residente da quattro anni a Trieste e con un lustro abbondante almeno di margine anagrafico rispetto alla collega.
Una vita da precaria la loro, distribuita tra troppi sogni e vari lavori, alcuni dei quali non meglio codificati ancora in atto in un noto locale notturno cittadino. Insomma, di giorno lavaauto e di notte entreneuse o direttamente a ballare sul cubo per attirare clienti.
La bionda Elena non parla ancora italiano ma ricorda in gergo e gesti il suo curriculum lavorativo, spalmato, pare, tra esperienze di baby-sitter, barista e cameriera in una pizzeria. Ora pulisce carrozzeria e i vetri con grande solerzia.
Kisseva invece, sfoggiando un discreto italiano, blinda gli accenni al passato ( "il lavoro è lavoro") e preferisce gettarsi al più presto nelle danze, esordio che scocca attorno alle 10.15, un ritardo motivato, sembra, dai problemi tecnici all'impianto elettrico dell'autolavaggio. Le magiare cercano di dare loro la scossa all'evento, con generosi pantaloncini corti, piercing e spalle al sole ma nonostante la bionda Elena ricordi bene agli automobilisti la sua estraneità alla cellulite, gli auspicati toni sexy stentano ad emergere, almeno all'inizio. Fanno il loro lavoro sorridenti, con qualche ammiccamento ma nulla più. I più disinvolti possono soffermarsi sulle loro forme.
Avrà pesato il caldo, forse le poche ore di sonno concesse dopo gli straordinari in discoteca. L'approccio è quindi misurato ma porta subito alle prime mance: «Sono simpatiche, dai - commenta benevolmente Gianni Pieroni, il primo automobilista a sottoporsi al servizio - lasciamole ingranare e vediamo se il triestino si abitua all'impatto». E’ tutta una questione di abitudine, basta non andare a lavare la macchina con la moglie o la fidanzata. Altrimenti sono guai.
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