Sette appartamenti “top” nel cuore di Cavana a Trieste

Dopo la zona Maggiore e Gretta Edil Impianti rilancia con un affare da 4,5 milioni  all’angolo da via Venezian: quotazioni attorno ai 4.500 euro al metro quadrato
L’edificio all’angolo tra via Cavana e via Felice Venezian, in pieno centro città, che ospiterà, una volta terminato il restyling, un attico e sei appartamenti distribuiti su quattro piani. Foto di Andrea Lasorte
L’edificio all’angolo tra via Cavana e via Felice Venezian, in pieno centro città, che ospiterà, una volta terminato il restyling, un attico e sei appartamenti distribuiti su quattro piani. Foto di Andrea Lasorte

TRIESTE. Da tempo gli esterni erano stati rimessi in sesto, poi però per una decina di anni i lavori si erano fermati in attesa che si facesse avanti un operatore che rilevasse e rilanciasse l’affare. L’edificio gode di ampia visibilità, essendo collocato nello strategico corner tra via Cavana e via Felice Venezian ed essendo adornato dai banner delle aziende che a diverso titolo ci stanno lavorando, Edil Impianti e l’immobiliare Tirabora.Edil Impianti di Vincenzo Settimo annuncia così il terzo colpo di scena in tre mesi, dopo la “casa del Paròn” tra via Tarabochia e via Slataper, dopo il doppio cantiere di Gretta-Cisternone.

Stavolta è in pieno centro, in uno dei punti prelibati del mercato immobiliare triestino. Lo si vede già dalle quotazioni anticipate dall’imprenditore: 4500 euro al metro quadrato per appartamenti che vogliono attrarre clientela triestina e “foresta” di fascia alta. E’ lo stesso Settimo che presenta le caratteristiche dell’operazione, definita un mese e mezzo fa con i proprietari uscenti, i fratelli trevigiani Lucchetta, gli industriali a capo del potente aggregato dell’arredamento formato da Euromobil Cucine, Zalf mobili e Désirée divani. Cominciamo dalla data di nascita: lo stabile - riferisce Settimo - è stato costruito tra il 1900 e il 1915. Si sviluppa su cinque livelli, il pianterreno più quattro piani.

Il progetto, redatto dall’architetto Enzo Chessa già citato in occasione dell’arduo intervento di Gretta, prevede un attico e sei appartamenti. Così suddivisi: al primo-secondo-terzo due alloggi per piano, al quarto l’attico. Le metrature dicono 110 e 80 mq nei sei vani “ordinari”, s’impennano a 210 mq nell’attico, una sorta di altana che s’affaccia con un ameno terrazzo sulla sottostante via Venezian. In maniera del tutto orientativa si può dire che il valore degli enti, a seconda dell’ampiezza e della collocazione, balza da 360.000 a 950.000 euro, passando per 500.000. Una piattaforma commerciale da 200 mq gira attorno al pianterreno dell’edificio: si parla di possibili interlocuzioni bancarie, ancora in attesa di conferme.

Settimo calcola che questo investimento di 1050 mq nel cuore di Cavana valga 4,5 milioni di euro. I lavori, che riguarderanno essenzialmente gli interni dell’edificio, si concluderanno nel giugno 2021 ma gli appartamenti sono già nel campionario della Tirabora. L’imprenditore è fiducioso, d’altronde non avrebbe senso non esserlo dal momento che le tre operazioni avviate pesano in complesso qualcosa come 22 milioni di euro (10 Tarabocchia-Slataper, 7,5 Gretta, 4,5 Cavana).

«Credo in questa sfida - riassume Settimo - perchè credo nelle prospettive di Trieste dal punto di vista immobiliare, residenziale, turistico. C’è un mercato che ha mezzi - formato da lombardi, veneti, stranieri - che guarda con attenzione alla città, dove il rapporto qualità-prezzo resta molto buono». Edil Impianti - conclude Settimo - è un’azienda solida, che in questo momento dà lavoro a 150 persone, cresciuta nell’ultimo quinquennio al ritmo del 30% all’anno: anche questo 2020 a dir poco anomalo dovrebbe chiudersi con un aumento del 15%. «Contiamo di raggiungere l’obiettivo dei 10 milioni di ricavi». 


 

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