Sessanta volontari a pulire il Boschetto

Successo dell’iniziativa “Verde pulito” lanciata su Facebook. «Ma non vogliamo strumentalizzazioni politiche»
I volontari che ieri hanno pulito il boschetto
I volontari che ieri hanno pulito il boschetto

Al primo appuntamento, per liberare dalle immondizie una parte del Parco della Rimembranza, si sono ritrovati solo in due. Ieri, in via Marchesetti, alla seconda chiamata, stavolta per ripetere l’operazione nel boschetto del Farneto, hanno risposto in una sessantina.

È il segno del successo dell’iniziativa e al contempo la testimonianza dello spirito di collaborazione e del senso civico dei triestini. È nata così, semplicemente, su proposta di un gruppo di volontari, stufi di vedere sporche e trascurate le aiuole dei giardini e dei parchi pubblici della città, l’operazione “Verde pulito”, che ha riscosso uno straordinario risultato di adesioni su Facebook, al punto da collezionare circa 13mila “mi piace” in poche settimane. «Siamo al di fuori da qualsiasi collocazione politica, non abbiamo fondato un’associazione, siamo solo cittadini che vogliono bene alla loro città - spiega Massimo Tramontini, uno degli artefici dell’iniziativa - e abbiamo raccolto con entusiasmo e rapidità l’appello lanciato qualche settimana fa da Angelo Sorci, personaggio particolarmente sensibile alle tematiche dell’ambiente. Immediatamente si sono attivati gli aderenti a numerosi siti simili già presenti su Facebook, come “Te son de Trieste se....”, “Scovazoni de Trieste” e altri e l’iniziativa ha subito assunto dimensioni importanti».

La riprova? Il sindaco Roberto Cosolini ha invitato in municipio alcuni rappresentanti del gruppo mentre AcegasApsAmga ha messo a disposizione dei volontari i sacchi neri necessari per la accolta delle immondizie e, da ieri, un mezzo per il trasporto dei bottini riempiti nel corso dell’intervento di pulizia. «Anche i residenti delle zone nelle quali andiamo a operare - riprende Tramontini - manifestano apprezzamento. Oggi (ieri, ndr) una signora che, dalla sua finestra, ci ha visto impegnati, ha preparato qualcosa da mangiare e poi è scesa a portarci le pietanze».

L’operazione, sia chiaro, continua. «Ma per i prossimi interventi, che riguarderanno ancora il bosco del Farneto - prosegue Tramontini che coordina le varie operazioni con Sorci ma anche con Alberto Kostoris, Roberto Dubs e Roberto Bartole - dovremo attrezzarci meglio, in quanto abbiamo visto che fra gli alberi ci sono carcasse di motorini, vecchi sanitari, addirittura avanzi di demolizioni di murature». Su un dato i partecipanti sono irremovibili: non vogliono essere inseriti in un contesto che non sia quello del puro volontariato. «Il sindaco - conclude Giacomini - ci ha spiegato che il Comune ha predisposto un progetto che si chiama “Adotta un’aiuola”, ma non è questa la nostra filosofia. Vogliamo essere liberi di decidere cosa pulire e quando». Oggi intanto si riunirà una commissione consiliare per affrontare l’argomento.

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