Sesana, condannata a 20 annila mamma che uccise i suoi bimbi

Kristina Mislej è stata condannata a 20 anni di carcere. La donna aveva soffocato i suoi due figli, Mitja di 4 ed Ema di 2 anni, un anno fa a Sesana, cittadina slovena alle porte di Trieste. Il fatto aveva scosso l’opinione pubblica slovena, ma anche quella triestina: la Mislej, 36 anni, estetista, aveva lavorato anche a Opicina
Kristina Mislej
Kristina Mislej
CAPODISTRIA.
Pallida, provata, ha ascoltato la sentenza impassibile, senza reagire: Kristina Mislej, la donna che ha ucciso i suoi due figli, Mitja di 4 ed Ema di 2 anni, è stata condannata a 20 anni di carcere. Le condanne in realtà sono due: 14 anni per ognuno dei due figli uccisi, ma la pena cumulativa è di 20 anni di reclusione. Entrambe le parti hanno annunciato ricorso: per la difesa la Mislej è innocente, per il pm la pena avrebbe dovuto essere più dura.


Il fatto, che ha scosso l'opinione pubblica slovena, ma anche quella triestina – la Mislej, 36 anni, estetista, aveva lavorato per un periodo anche a Opicina – risale al 28 marzo 2009. Quel giorno, in un appartamento del condominio a poca distanza dal centro di Sesana, la donna, che soffriva di depressione ed aveva problemi con l'alcol, ha ucciso, soffocandoli probabilmente nel sonno, i suoi due figli.


Poco dopo mezzanotte aveva telefonato al padre Iztok Mislej, uno stimato medico che vive nella stessa località del Carso sloveno, chiedendo aiuto. Non sentiva più respirare i piccoli, aveva detto. L'uomo si è precipitato subito nell'appartamento della figlia. Lì Kristina era in attesa; sul divano erano distesi, uno accanto all'altro, i due piccoli corpi esanimi. Per loro non c'era più nulla da fare: tutti i disperati tentativi di rianimarli si sono rivelati inutili.


Nella sentenza, letta dal giudice Darja Srebotic, che ha presieduto la Corte del Tribunale circondariale, si rileva come le prove raccolte nel corso delle indagini dimostrano senza ombra di dubbio che al momento dell'omicidio, tra le 18 e le 24 di quel giorno, la Mislej era in casa da sola con i due bambini. L'ex consorte della donna e padre delle due vittime, Edvard Gorup (all'epoca i due erano già separati) in quel momento si trovava altrove.


Non è stato invece possibile stabilire se i piccoli sono stati uccisi nel sonno e in quale stanza dell'appartamento fosse stato commesso il duplice infanticidio. «Non posso essere soddisfatto, Kristina è innocente» ha dichiarato subito dopo la lettura della sentenza l'avvocato difensore della Mislej, Branko Gvozdic.


Cosa sia accaduto quel giorno, lo sa probabilmente soltanto Kristina Mislej, che fin dal primo giorno, anche quando è stata ricoverata per un periodo di osservazione all'ospedale psichiatrico di Idria, ha sempre dichiarato che «il killer è un altro».

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