Servono infermieri, in arrivo un maxi-concorso

La sanità segna un nuovo calo di 183 addetti. E Telesca chiama a raccolta i direttori generali: «Si faccia una gara regionale»
Infermiere al lavoro in un ospedale (Foto di archivio)
Infermiere al lavoro in un ospedale (Foto di archivio)

TRIESTE. Il personale sanitario cala di un altro po’. L’ultimo report, al 30 giugno 2014, registra 183 unità in meno negli uffici e in corsia, con solo due aziende, Cro di Aviano e Ass 3 Alto Friuli, con un saldo attivo tra ingressi e uscite. Maria Sandra Telesca, peraltro, non si stupisce: «Era nelle previsioni, soprattutto per quel che riguarda gli amministrativi». L’assessore rassicura invece sugli addetti dell’assistenza: «Ci sarà un recupero tra gennaio e febbraio». E lancia pure il concorsone regionale degli infermieri: «Sarà argomento di discussione con i nuovi direttori generali».

Il personale Nel secondo rendiconto trimestrale del Ssr, approvato dalla giunta, tra gennaio e giugno 2014 si contano 187 ingressi e 370 uscite tra dirigenti e comparto. Nel dettaglio il disavanzo più alto è quello dell’Azienda ospedaliera di Pordenone (-35), quindi il Santa Maria della Misericordia di Udine e la Ass4 Medio Friuli (-28), il Burlo di Trieste (-27) e gli Ospedali Riuniti (-22).

Le regole Numeri, spiega Telesca, che sono effetto delle regole per la programmazione delle risorse umane fissate nelle linee di gestione 2014. In particolare, la Regione ha imposto alle aziende la riduzione del costo del personale dipendente dell’1% rispetto al consuntivo 2012 e un rapporto tendenzialmente di una figura di supporto Oss ogni 3 infermieri. Un regime che, afferma l’assessore, non ha penalizzato l’utenza.

Il concorsone «Con la premessa che la spesa del 2012 è stata la più alta degli ultimi anni – precisa Telesca –, a nessuna azienda è stata negata l’autorizzazione di assumere infermieri o Oss nel corso dell’anno. Il problema che si è riscontrato è stato piuttosto quello dello scarto tra la data di cessazione di qualche contratto e la riassunzione, in assenza di graduatorie sia di concorso che a tempo determinato. Nei primi mesi del 2015 qualche assunzione in più coprirà eventuali vuoti». Nei prossimi mesi, invece, la soluzione arriverà da un concorsone proprio per infermieri. «Si rende necessario – ribadisce l’assessore –. E, per quanto possibile, cercherò di mettere assieme i nuovi enti del Ssr anche su questo fronte. Nell’attesa, si procederà con le selezioni per i tempi determinati». Obiettivo primario del concorsone: garantire un celere turn over. Poi, dopo la riorganizzazione, si arriverà alle dotazioni di personale. E alla quantificazione del fabbisogno.

«Nei due ospedali carenza cronica di 70 infermieri»
Personale medico e infermieristico

I conti Telesca offre rassicurazioni anche sui conti. Nello stesso rendiconto emerge infatti che, dopo i circa 70 milioni di disavanzo presunto di gennaio-marzo 2014, le cose sono peggiorate: il conto economico delle aziende al 30 giugno, in proiezione al 31 dicembre, presenta un risultato negativo di 77,8 milioni. Tutti in perdita tranne il Cro (+899.919 euro). I “buchi” principali quelli dell’Aou Trieste (-14 milioni), dell’Ass 4 (-12,7 milioni), dell’Aou Udine (10,1 milioni), dell’Ass 2 Isontina (-9,8 milioni). Disavanzo pesante anche per Ass 1 Triestina (-7,9 milioni), Ass 5 (-7,3 milioni) e Ass 6 (-6,2 milioni).

La spesa in rialzo Perdite da imputarsi principalmente all’incremento dei costi della produzione rispetto a quanto iscritto a preventivo. Concretamente si evidenziano le maggiori spese per i prodotti farmaceutici (+5,7%), i materiali diagnostici (+16,7%), i presidi chirurgici (+8,1%), le protesi (+7,4%) e l’emodialisi (+12%). In rialzo nel secondo trimestre anche la spesa farmaceutica (+6,1%) e i beni non sanitari (+4,3%).

Il recupero Guai in vista? L’assessore chiarisce che si tratta di «un andamento noto di anno in anno, dato che il rendiconto non è fatto su costi e ricavi effettivi ma solo su previsioni che, per questioni di prudenza, tendono a sovrastimare le spese. Senza dimenticare che ci sono pure gli accantonamenti legati alle cause legali che interessano le strutture. Con i 40 milioni messi a disposizione delle aziende dalla manovra di assestamento estiva e visti i dati in nostro possesso per quel che riguarda la seconda metà dell’anno, a fine 2014 i conti tengono. Anzi, qualche azienda sarà pure in utile».

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