Servono ancora 600mila euro. Mauro: «Finiremo la stagione»

Sabato il Consiglio di amministrazione straordinario. Nelle casse manca un tesoretto per coprire le spese sino a giugno. Mobilitazione tra i soci
Silvano Trieste 2019-01-08 Aperitivo sotto Canestro con Gianluca Mauro
Silvano Trieste 2019-01-08 Aperitivo sotto Canestro con Gianluca Mauro

TRIESTE Il Consiglio di Amministrazione straordinario dell’Alma Pallacanestro Trieste si riunirà solo sabato ma la mobilitazione è già cominciata. Mancano sette partite al termine del campionato. Per arrivare a fine stagione servono circa 600mila euro. Una cifra che non viene confermata dai dirigenti biancorossi che rinviano qualsiasi numero al CdA di dopodomani. Ma ci vuole poco a fare i conti quando la stima del budget per la A è di 3,5 milioni complessivi. Ci sono tre mensilità di stipendi da pagare, oltre alle altre spese.

Quanti sono i soldi attualmente in cassa? Sicuramente non 500mila euro. Una cifra accantonata c’è ma di molto, molto inferiore. Probabilmente meno di un quinto.

E la spiegazione adesso suona quasi paradossale: l’Alma Pallacanestro Trieste finora non si era infatti mai trovata nella necessità di accatastare tesoretti perchè ha avuto sempre disponibilità di fondi quando serviva, ha pagato puntualmente gli stipendi e rientra tra i club virtuosi della serie A.

L’Alma corre concretamente il rischio di non concludere la stagione? L’amministratore delegato dell’Alma Pallacanestro Trieste Gianluca Mauro, l’unica voce del club in questo momento, di fronte alla domanda assicura: «Posso dire ai tifosi che in qualche modo la stagione la finiamo. Una volta chiusa l’annata con una salvezza già in cascina, potremo studiare la soluzione migliore da prendere per il futuro. Adesso la depressione non serve, serve invece attaccamento alla maglia, vicinanza alla squadra».

Come si stanno muovendo i soci? Da mercoledì pomeriggio sia Mauro che i soci di minoranza stanno allacciando contatti attivandosi per reperire una somma che dia serenità per la gestione immediata. L’ad assicura: «Il sindaco mi ha scritto e avremo un incontro a breve». La conferma arriva dallo stesso Roberto Dipiazza: «Ci sentiremo di nuovo e cercherò di fare il possibile». Il Consorzio Trieste Basket, costituitosi tre anni fa per sostenere la pallacanestro in città e presente con una quota minoritaria, informa i soci che si sta informando per «poter delineare quali prossimi passi potremo compiere». Nessuna dichiarazione da parte di Allianz, main sponsor che negli ultimi anni ha sostenuto con passione il basket triestino.

Verrà individuato un traghettatore per subentrare al presidente? Mauro dà la propria disponibilità. «Se i soci lo vorranno io sono disponibile. Dopo la famiglia, Trieste è il mio primo pensiero».

Si può pensare di cedere un giocatore di peso per alleggerire le casse societarie? L’ipotesi è teoricamente praticabile ma come si legge sotto la Fip è all’erta e ci sono precise condizioni imposte dai regolamenti. L’Alma che ha sposato la formula 6 stranieri+6 italiani non può tornare indietro, se cedesse eventualmente il giocatore più oneroso (Dragić o Peric, ad esempio) dovrebbe rimpiazzarlo con un altro straniero, per quanto a buonissimo mercato. Se fosse necessario, non sarebbe un’operazione tecnica ma economica.

I play-off quanto inciderebbero sui conti? Se riuscisse a partecipare ai play-off l’Alma potrebbe contare su incassi “pieni”, in quanto le partite post-stagionali sono ovviamente fuori abbonamento. E in un impianto che vede 6mila persone presenti per le gare interne di cartello darebbe ossigeno alle casse sociali. —


 

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