Servizi sociali, proroga Isee al 30 giugno
Alla fine anche il Comune di Trieste si è arreso al nuovo Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). Un nuovo che non avanza. E, con delibera del 16 marzo, ha deciso di spostare dal 28 febbraio al 30 giugno “la data di presentazione del nuovo Isee per l’accesso alle prestazioni dell’area servizi e politiche sociali” (case di riposo, sussidi economici, indennità di accompagnamento, contributi per badanti e disabili ecc). Resta invece ferma, per ora, la proroga al 31 marzo della presentazione del nuovo Isee per le prestazioni dell’area educativa.
La proroga è di fatto una scelta obbligata visto che i tempi per ottenere una dichiarazione dai Caf si è allungata a dismisura. «Finora di Isee nuovi ne abbiamo ricevuto uno solo entro la scadenza del 28 febbraio - spiega Laura Famulari, assessore comunale alle Politiche sociali -. Per ottenere l’Isee servono almeno 20 giorni. I Caf sono oberati. E per chi deve accedere a servizi nuovi e per i casi d’urgenza è un grave problema». In pratica non si riesce a dare una risposta in tempo reale ai cittadini che si rivolgono agli sportelli dei Caf. Sulla carta, secondo le stime più recenti dei sindacati, rischiano di restare senza dichiarazione almeno 45mila persone in Friuli Venezia Giulia. E allora, visto che la dichiarazione Isee è regolata da norme nazionali che non si possono cambiare, non resta che la proroga. In alcuni casi proroga su proroga.
Il Comune di Trieste è corso ai ripari. Questa settimana ci sarà una conferenza congiunta tra l’area servizi e politiche sociali e quella dell’educazione per fare il quadro complessivo della situazione Isee. «Per fare un esempio siamo ancora in attesa di sapere - continua Famulari - se il governo impugna davanti al Consiglio di Stato le sentenze del Tar che annullavano il regolamento per la parte relativa al computo all’interno dell’Isee dell’indennità di accompagnamento delle persone disabili». Un vero guazzabuglio. Da qui la delibera che sposta di quattro mesi la scadenza delle domande per le prestazioni dell’area sociale. «Non si riesce a venire a capo dalla situazione - continua l’assessore alle Politiche sociali -. Ci si aspettava già a gennaio dei chiarimenti che non sono arrivati. Invece intervengono ogni giorno delle novità. C’è una circolare dell’Inps del 18 marzo che offre nuove interpretazioni. La situazione è un po’ complicata».
Un casino, insomma. «Noi per adesso abbiamo fatto la scelta di prorogare al 30 giugno. In alcuni casi andremmo poi a conguaglio se ci sarà a presentare un Isee retroattivo. L’unica preoccupazione è non penalizzare gli utenti e neppure ridurre i servizi». Le domande in questione riguardano le case di riposo, i sussidi economici, i contributi per la badante. «Per le prestazione in corso si mantiene ovviamente l’Isee precedente. Per l’accesso alle nuove prestazioni cerchiamo di venire incontro il più possibile» spiega l’assessore. Le domande di sussidio economico sono circa 8 mila all’anno. Un altro migliaia sono i Fap (Fondo per l’autonomia possibile). Quasi 500 i servici domiciliari erogati sulla base dell’Isee. «Quelli che hanno già il servizio mantengono quello vecchio. Gli altri hanno più tempo per fare domanda» assicura Famulari.
Per l’area educativa (asili nido, mense scolastiche) il termine, prorogato già di un mese, resta per ora fissato al 31 marzo (tra una settimana). «Stiamo monitorando attentamente l’attività degli uffici per vedere le domande che stanno arrivando anche in rapporto allo scorso anno» spiega Antonella Grim, assessore all’Educazione. «Entro la prossima settimana faremo il punto per capire se serve fare un’ulteriore proroga per la consegna dell’Isee 2015» aggiunge Grim. Insomma, la proroga della proroga ci sarà solo se sarà necessaria.
Le graduatorie degli asili nidi sono costruiti sull’Isee. «Siamo già in un regime di proroga. Ora vogliamo capire qual è la situazione reale e prenderemo una decisione» spiega l’assessore. Si parla di quasi 1.400 domande. Non si sa quante di queste sono già arrivate accompagnate dal nuovo modello Isee. «La cosa certo è che i servizi educativi fino al 30 giugno non subiranno nessuna ripercussione visto che si basano sul modello Isee 2014. L’emergenza per l’area educativa riguarda solo le iscrizioni asili nido 2015-2016. E per le mense c’è più tempo». Come dire che un’ulteriore proroga non sarà un dramma. E qualcuno già la mette in preventivo. «È necessaria una “proroga” almeno fino al 30 aprile per l’area educazione» chiede Everest Bertoli, capogruppo di Forza Italia, che ha presentato una mozione urgente. Il motivo? «Il governo ha complicato le procedure, con la ratio condivisibile di colpire i furbetti, ma il risultato è che le persone devono tornare al Caf mediamente 3 volte e viene tra l’altro chiesta la giacenza media sul conto corrente. Se chi ha necessità di un Isee per i figli è separato o divorziato deve farsi dare tutti i dati anche dal coniuge, se quest’ultimo è introvabile i comuni non sanno quale procedura attivare». Un’altra proroga? Doverosa. Assessore Grim permettendo.
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