Servizi sociali del Comune, quasi 12mila le persone assistite

Oltre 4mila gli anziani, molti in povertà: cifre in costante aumento. La spesa per l’amministrazione nel 2014 ha sfiorato i 63 milioni di euro: quota pro capite doppia rispetto alla media italiana
Il Municipio visto dall'alto
Il Municipio visto dall'alto

Un bacino in costante aumento e che nel corso dell'ultimo anno (i dati sono relativi al 2013) ha sfiorato quota 12mila utenti: sono le persone che fruiscono dei servizi sociali del Comune attraverso gli interventi delle Uot (Unità operative territoriali). In buona parte - circa 4.500 persone - sono anziani. I numeri in crescita progressiva (erano 11.503 nel 2011 e 11.605 nel 2012) sono riconducibili all'acuirsi della crisi economica e alla conseguente perdita del lavoro. In particolare crescono gli anziani che vivono situazioni di povertà, in una città dove il trend della popolazione appartenente alla terza età si conferma in costante aumento: alla fine del 2013 gli over 65 a Trieste erano 57.632, vale a dire quasi il 30% della popolazione complessiva. Di questi, ben 21mila vivono da soli e oltre 13 mila hanno più di 75 anni. Per ultimo, gli ultracentenari: sono 141, in pratica il doppio di una città come Milano, se si analizza il dato in rapporto alla popolazione.

Sale così in parallelo l'investimento complessivo nelle politiche sociali comunali: nel 2014 la cifra messa a bilancio per tutta una serie di servizi destinati al sostegno delle fasce più fragili della popolazione ha sfiorato i 63 milioni di euro. Scorporando il dato, emerge che a Trieste la spesa pro capite per il sociale è pari a 457 euro: più del doppio rispetto alla media italiana di 218 euro. Trieste dunque anche capitale della spesa sociale.

Anche a Trieste i poveri sono in aumento
Bruni TRIESTE 26/12/09 Mensa della Caritas a Natale

Di cifre e prospettive si parlerà nel corso dell’appuntamento in programma giovedì alle 11 al Tergesteo, quando verrà presentato il Report di mandato sul sociale, come ha annunciato ieri sociali Laura Famulari. «Quando si parla di politiche sociali si fa riferimento a tutta una serie di problematiche e di emergenze che vanno affrontate e risolte», ha detto Famulari: «Ma non va dimenticato l'insieme di attività e di servizi erogati che stanno a monte e che vanno nella direzione del miglioramento della qualità della vita, attraverso un importante investimento sul territorio di risorse economiche e umane». Sono oltre un migliaio complessivamente gli operatori impiegati nei servizi sociali: numero che a breve sarà rimpinguato dall'assunzione di ulteriori 8 assistenti sociali.

Una delle criticità rimane quella dell'emergenza abitativa. «Si tratta di un tema trasversale che riguarda più assessorati» - ha aggiunto Famulari -. «Ci sono alloggi sfitti che hanno bisogno di una serie di lavori: il problema delle occupazioni illegittime va affrontato mettendosi attorno ad un tavolo per trovare delle soluzioni nell'ottica della convivenza civile». Dopo la presentazione del report giovedì, per venerdì è invece in programma al Museo Sartorio il convegno “La co-progettazione pubblico-privato”. «Uno degli obiettivi primari è quello di migliorare il sistema organizzativo per ridurre ulteriormente i tempi di risposta» - ha osservato Mauro Silla, direttore area e servizi Politiche Sociali -. «Il cittadino ha sempre diritto a una risposta pronta e puntuale».

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