Servizi funebri, un affare per il Comune di Gorizia

Sono servizi in cui, di norma, il Comune non ci guadagna. Anzi, deve ripianare di anno in anno il deficit per il 55, anche il 60 per cento. Ci riferiamo ai servizi a domanda individuale che, nel caso di Gorizia, comprendono i musei, gli scuolabus, il centro sociale polivalente, la casa di riposo “Angelo Culot”, il teatro Verdi, le mense scolastiche e chi ne ha più ne metta. Le entrate sono di gran lunga inferiori alle uscite, ovvero alle spese che il Comune deve affrontare per garantire tali servizi considerati essenziali.
Ci sono soltanto tre voci in positivo: dove, cioè, gli introiti sono maggiori degli esborsi. Si tratta della gestione dei parcheggi a pagamento (ci mancherebbe che il servizio non portasse un guadagno), dei mercati pubblici, del servizio bike sharing e dei trasporti funebri.
Nonostante il Comune di Gorizia pratichi prezzi molto vantaggiosi e indiscutibilmente molto concorrenziali rispetto alle agenzie di pompe funebri private, quello del “caro estinto” resta un gran bel business, anche per l’ente pubblico.
La riprova viene proprio dai dati dell’ultimo bilancio consuntivo relativi ai trasporti funebri. In un anno, il Comune incassa 446.481 euro, quasi mezzo milione di euro. Tutto ciò a fronte di una spesa di 342.259,04 euro. Significa che c’è un guadagno di 100mila euro l’anno che, in tempi come questi, non sono trascurabili.
Riguardo, poi, al resto delle tariffe per i servizi cimiteriali, in dieci anni queste sono salite mediamente del 10% con una punta del 50. Sì, è un piccolo business quello del caro estinto per gli enti locali che, con sempre minori stanziamenti a disposizione, devono arraggiarsi per rimpinguare le proprie casse. L’aumento delle tariffe cimiteriali lo si ricava dagli elenchi messi a disposizione dalle imprese di pompe funebri, un estratto dei quali viene proposto nel grafico in alto. Si prendono in considerazione le tariffe dell’1 agosto 2003 e del primo settembre 2013 che sono tutt’ora vigenti. Per uno scavo fossa venivano richiesti dieci anni fa 294 euro: la cifra oggi è lievitata a 336 euro. Un aumento consistente (ben superiore alle percentuali di cui parliamo nelle prime righe) si è registrato, invece, per il servizio di esumazione straordinaria che è passato da 600 a 931 euro nel volgere di un decennio. Aumenti più contenuti si sono registrati per i loculi nella zona anteriore del cimitero (da 2.343 a 2.551 euro), per le aree di edificazione di tombe gentilizie (costo al metro quadrato per 99 anni) che costano oggi 1.656,50 euro contro i 1.506 del 2003, per le fosse private interne ventennali passate da 666 a 756,20 euro.
Nel frattempo, è continuata l’attività amministrativa esercitata dal servizio quale impresa di pompe funebri, ossia l’organizzazione dei funerali in città per soddisfare le richieste degli utenti che si sono rivolti al Comune, nell’ottica di un ampliamento dei servizi effettuati in città e di un complessivo incremento dell’utenza. L’ufficio ha provveduto: al rilascio delle autorizzazioni per la posa delle lapidi; al rilascio delle autorizzazioni al trasporto delle salme fuori regione; ai passaporti mortuari; a nuove concessioni cimiteriali e alla gestione delle concessioni in essere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo