Servito il “conto” da 450 mila euro dopo la mareggiata su Marina Julia

È la stima dei danni comprensiva del ripascimento effettuata dagli uffici su relazione della Protezione civile



Si potrebbe definire un “turismo della disgrazia” quello apparso ieri pomeriggio a Marina Julia, dove una fiumana di persone si è riversata sul litorale per osservare da vicino i danni provocati sulla spiaggia dalla violenza dello scirocco. I commenti tra i passanti, che a tratti con fatica si sono addentrati fino all’Isola dei Bagni facendo gimcana tra uno spropositato quantitativo di ramaglie e i depositi di alghe, si sono sprecati. C’era chi dissertava sulle bizze climatiche – del resto il meteo è sempre un intramontabile argomento di conversazione – e chi s’improvvisava ingegnere ipotizzando a scopo difensivo la costruzione di barriere al largo. Unanime, tuttavia, l’auspicio: che lo spiaggiato e le decine di alberi approdati tra Marina Julia e Nova siano celermente rimossi.

Anche ad Anna Cisint, sindaco di Monfalcone, vien «il nervoso» a guardar gli arenili rivoltati come calzini: «Fosse per me – dice – provvederei immediatamente al ripristino perché non posso vedere la Marina in queste condizioni». La prima cittadina è pronta a batter cassa con l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi. C’è tuttavia da chiedersi se sia il caso di rimuovere immediatamente i detriti: con le temperature miti e assolutamente anomali di questo periodo non si può escludere il ripetersi di tempeste o bombe d’acqua all’arrivo di un primo fronte freddo, comunque atteso. Tuttavia «è presente un rischio concreto per la navigazione», sottolinea Cisint, a causa dei tronchi approdati sul golfo di Panzano per un gioco di maree e correnti.

A ogni modo la Protezione civile locale, in prima linea alcuni giorni fa con la sciroccata del 29 e 30 ottobre scorsi responsabile dello scempio della costa, ha già stilato una prima relazione e gli uffici quantificato i danni effettivamente arrecati al territorio dal maltempo. La «stima economica è di 450 mila euro», che comprende gli «interventi di rimozione e smaltimento dello spiaggiato e dei rifiuti, la ricostruzione delle opere e delle infrastrutture comunali sull’arenile, il consolidamento delle protezioni a mare e il ripascimento». Solo quest’ultimo comporta quasi la metà della cifra: 200 mila euro.

Nel disastrato quadro, unica nota positiva l’assenza di allagamenti in centro città. Che il sindaco Cisint riconduce al piano straordinario di manutenzioni effettuato negli ultimi due anni e a detta sua ha risparmiato la città dalla caduta di alberi e dai consueti danni da precipitazioni abbondanti. Ciò nonostante il Comune ha immediatamente sollecitato la Regione a intervenire sul litorale. «Si è trattato – rileva la prima cittadina – di un evento atmosferico di eccezionale violenza che ha colpito tutto l’arco costiero regionale e ha provocato danni di non poco conto anche sul nostro territorio. Gli uffici Tecnici comunali hanno fatto una stima di 450 mila euro, che comprende anche il ripascimento della spiaggia».

La richiesta finanziaria è stata già inviata alla competente Direzione della Protezione civile regionale, corredata anche di un dossier fotografico che documenta eloquentemente i punti più colpiti e quelli che richiedono di essere risistemati. Nella stima di 450 mila euro sono compresi anche i contributi necessari alle opere di messa in sicurezza di carattere più urgente, per rimuovere ogni pericolo per la navigazione e fruizione di Marina Julia e Marina Nova. –



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