Sertubi a rischio per i dazi, la Regione scrive al governo

«Abbiamo inviato una lettera, firmata dalla presidente Debora Serracchiani, al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi nella quale viene chiesto al ministero di seguire la vicenda,...

«Abbiamo inviato una lettera, firmata dalla presidente Debora Serracchiani, al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi nella quale viene chiesto al ministero di seguire la vicenda, esplicitando il supporto della Regione rispetto alle preoccupazioni manifestate dai sindacati e dall'azienda». Lo ha riferito ieri il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello alla Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale, presieduta da Iztok Furlanic (presente anche l’assessore Edi Kraus), che aveva chiesto un incontro per fare il punto sulla situazione della Sertubi. Ciò a seguito dell'introduzione da parte della Commissione europea di dazi antidumping nei confronti della Jindal Saw Italia, la società che gestisce lo stabilimento triestino, per un valore del 31 per cento, relativamente alle importazioni di tubi in ghisa originari dell'India, portando i prezzi del prodotto finito al di sopra di quelli della concorrenza. Una decisione che, se confermata, metterebbe a rischio la sede giuliana. «I tubi li rifiniamo a Trieste per cui i dazi sono ingiustificati - ha ribadito ieri Michele Pepe (Fim-Cisl) che ha partecipato all’incontro assieme alle altre due rsu: Maurizio Granieri (Fim-Cisl) e Sandra di Febo (Uilm) e al segretario di Fim-Cisl Umberto Salvaneschi - speriamo che l’Unione europea all’inizio dell’anno prossimo concluda l’istruttoria in modo a noi favorevole».

Se così non sarà tornerà in pericolo la sopravvivenza stessa di Sertubi che ora impiega 78 persone, mentre un centinaio di ex dipendenti sono ancora senza lavoro e sperano in particolare nella nuova occupazione promessa da Arvedi con il laminatoio a freddo di Servola. In giacenza nello stabilimento di via von Bruck vi sono circa tremila tonnellate di tubi e per la vendita si attende la conclusione della vertenza. «La Regione - ha aggiunto Bolzonello - è impegnata a seguire la questione a tutti i livelli: locale, nazionale ed europeo.(s.m.)

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