Serramenti a Cattinara: in liquidazione la ditta appaltatrice

Non resistono sul mercato nemmeno le imprese capaci di vincere appalti pubblici da parecchi milioni. E che per vincerli devono poter dimostrare un volume d’affari adeguato. La Sipal srl di Casale Monferrato che nell’ottobre 2013 si era aggiudicata i lavori per la sostituzione delle 680 finestre di Cattinara offrendo un enorme ribasso del 43% su una base di 3 milioni ha aperto una procedura di “scioglimento e liquidazione” come risulta dagli atti della Camera di commercio di Alessandria. Lo scorso gennaio l’Azienda ospedaliera ha dovuto prendere ufficialmente atto, così come altri enti pubblici in Italia nei quali la Sipal aveva lavori in corso, che la ditta vincitrice del bando aveva affittato il ramo d’azienda ad altri, e cioé alla Palaser srl con sede a Saint Vincent in provincia di Aosta, che dunque è subentrata a tutti gli effetti, conservando anche la molte ditte che la Sipal aveva chiamato per i subappalti. «Da quando è subentrata Palaser con Sipal non abbiamo più rapporti - spiega la responsabile della Gestione stabilimenti dell’Azienda ospedaliera, Elena Clio Pavan -, dunque non corriamo rischi. Purtroppo vendita, cessione o affitto di rami d’azienda li vediamo ultimamente molto spesso, lo fanno le ditte in difficoltà che vincono le gare ma poi non riescono a gestire i lavori, e pur di non abbandonare tutto cedono l’appalto. E non possiamo rifiutare il subentrante, si chiama “obbligazione precontrattuale”. Facciamo daccapo tutte le verifiche di legge sulla nuova ditta. Se ogni requisito risulta a posto, i lavori continuano».
Ma chi garantisce le piccole ditte, anche locali come in questo caso, cui le “grandi” appaltano la reale esecuzione dei lavori? Quante di queste finiscono in penosi fallimenti per conseguenza di insolvenze altrui? «Noi ci siamo cautelati - risponde Pavan -, dobbiamo fare 19 pagamenti, per ciascuno dei 18 piani in cui c’è da sostituire le finestre, più il saldo a collaudo, e ogni volta paghiamo il totale meno il 5% della somma. E inoltre ogni volta che l’impresa presenta il conto per un piano, riceve il corrispettivo solo dopo averci consegnato le fatture con le quali dimostra di aver saldato tutte le ditte in subappalto, e gli operai al lavoro». Nota bene, una delle ditte che aveva partecipato al bando (e che era stata per questo immediatamente esclusa) aveva proposto un ribasso del 53%, evidentemente eccessivo.
Nonostante il “ribaltone”, il 15.o piano della torre chirurgica di Cattinara, sede di Chirurgia generale, ha già le finestre nuove, l’intervento è finito. Lunedì 19 maggio il reparto diretto da Nicolò de Manzini “torna a casa”, un altro traslocherà per fare entrare il cantiere. Invece nella torre medica i lavori sono ancora in corso. Nel piazzale ai piedi delle torri certe aree sono state recintate e chiuse: per evitare che attrezzi piombino in testa a qualcuno da simili altezze.
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