Serracchiani "vittima" delle banche: persi 18mila euro
TRIESTE «Io e mio marito siamo tra coloro che hanno perso dei soldi. Non tantissimi,ma assicuro che non è una bella sensazione». Lo afferma Debora Serracchiani in un'intervista a Libero spiegando che si tratta della «Banca popolare di Vicenza» ed è «andata in modo molto semplice: io e Riccardo avevano bisogno di un mutuo, abbiamo cercato la proposta più allettante», «circa mille euro al mese, per una casetta
friulana a tre piani».
Sul perché diventare anche obbligazionisti, Serracchiani afferma: «Semplice. Siamo diventati soci perché ci offrivano un tasso di favore nel mutuo», su quanto abbia perso aggiunge: «Riccardo sta facendo ancora i conti: credo 18 mila euro». Alla domanda se condivida il decreto del governo, Serracchiani spiega: «Intanto c'era la necessità di salvare i soldi dei correntisti, i posti di lavoro e cercare di rimettere in sesto il sistema che ha risentito della crisi. È stato fatto, meglio che altrove».
«Noi - rivendica - abbiamo tenuto di più con il sistema bancario.La Germania ha speso molte risorse per salvare il proprio sistema». «C'è una differenza - prosegue - tra chi ha investito in azioni e i risparmiatori. Bisogna trovare come intervenire in modo equilibrato». Sui trecento milioni degli obbligazionisti coperti, Serracchiani sottolinea: «È una situazione di emergenza, e quindi di emergenza sarebbe l'intervento». Tuttavia poi non diventerà obbligatorio restituire tutto a tutti quelli che perdono: «No - afferma -. È una sorta di anno zero e bisogna tenerne conto. È un pòcome quando ci trovammo di fronte al caso dei bond argentini». Si farà di sicuro? «Non è semplice né scontato. Cerchiamo soluzioni da inserire nella Stabilità».
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