Serracchiani, trionfo per un pugno di voti
Un testa a testa fino all’ultimo voto, ma alla fine il presidente uscente, Renzo Tondo, ha dovuto cedere. Debora Serracchiani, del centrosinistra, ha vinto le regionali del Friuli Venezia Giulia imponendosi “alla grande” nelle circoscrizioni di Trieste e Gorizia e “tenendo botta” a Tolmezzo, Udine e Pordenone dove il presidente uscente ha avuto più preferenze ma non tanto per recuperare lo svantaggio delle province isontina e giuliana.
Emerge una regione divisa, ha commentato a caldo Isidoro Gottardo, coordinatore regionale del Pdl, con «i grillini che hanno votato per Serracchiani». Al quartier generale di Tondo, in viale Duodo, a Udine, lo sconforto è palpabile anche perchè ad un certo punto dello scrutinio la rimonta del presidente era quasi sicura. Poi, invece, l’esito dello spoglio ha confermato la sconfitta e lo sconforto, in alcuni casi, è diventata disperazione. Al quartier generale di Tondo si sono visti solo Gottardo, l’onorevole Sandra Savino e l’assessore uscente, Riccardo Riccardi, tutti affranti per il risultato.
Il presidente che aveva battuto Riccardo Illy, cinque anni fa, beneficiando dell’election day, si è dovuto arrendere alla giovane Serracchiani, che già sconfisse Silvio Berlusconi alle europee di quattro anni fa. Una sconfitta forse inattesa - il vero contendente, si diceva solo pochi giorni fa, sarà il candidato del M5S - ma maturata in quella Trieste che ha visto nascere e proliferare il movimento autonomista di “Un’altra regione” di Franco Bandelli che alla fine, pur non raggiungendo il quorum per entrare in Consiglio, ha di fatto sottratto a Tondo quei voti poi risultati decisivi per la sconfitta.
L’ormai ex presidente Tondo non ha ancora raggiunto il suo quartier generale. Ha assistito allo spoglio nella sua Tolmezzo. Solo in tarda serata, dopo la conferma della sconfitta, si è presentato a parlare. «Riconosco la vittoria di Serracchiani - ha detto Tondo - alla quale ho già telefonato e alla quale ho già fatto gli auguri di buon lavoro». «Ho la coscienza tranquilla - ha aggiunto - forse qualche errore l’ho commesso, ma non sono queste le ore per questi ragionamenti. L’approfondimento sul voto lo faremo a bocce ferme. Prendo atto che ho perso per lo zero virgola qualche cosa».
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