Serracchiani: «Riconteggio dei voti? Sono serenissima»

Serracchiani non polemizza sulle scelte degli avversari e tira dritto: «Non c’è tempo da perdere, si deve partire subito. Il mio staff? Sarà sobrio»
Di Gianpaolo Sarti
Udine 22 Aprile 2013. Elezioni regionali Friuli Venezia Giulia. Debora Serracchiani festeggia la vittortia nella sede del Pd. Telefoto Ag. Petrussi
Udine 22 Aprile 2013. Elezioni regionali Friuli Venezia Giulia. Debora Serracchiani festeggia la vittortia nella sede del Pd. Telefoto Ag. Petrussi

TRIESTE. «Come va? Sono viva». Per Debora Serracchiani è un’altra giornata di passione, trascorsa tra interviste e riunioni. Un impegno dietro l’altro senza sosta, dopo i festeggiamenti di lunedì e i dibattiti televisivi tra i big nazionali. Dunque l’ipotesi di un ricorso per il riconteggio delle schede, ventilata dal Pdl sebbene esclusa dall’ex presidente Tondo ma portata avanti dal deputato della Lega Massimiliano Federiga, non la preoccupa. Il nuovo governatore non scende nella polemica. «Sono serena, anzi serenissima», dice. «Fare ricorso è nel pieno diritto delle forze di minoranza che hanno perso le elezioni, ma io sono assolutamente serena», ribadisce. «Sono legittimati a farlo, se lo ritengono, io non intendo polemizzare». Perché la mente ora è tutta lì, a capire come funziona la complessa macchina regionale. «Oggi (ieri, ndr) ho lavorato per verificare le prossime scadenze». Incontri soprattutto organizzativi con staff e tecnici a stilare la lista delle priorità necessarie per aprire la legislatura: come e quando convocare la giunta e il consiglio, come formare i gruppi. Passi indispensabili per partire. Oggi il governatore dovrebbe avere il primo impegno istituzionale negli uffici regionali: la proclamazione che le affida ufficialmente la presidenza della Regione. Il verbale dovrebbe essere pronto questa sera. Ieri Serracchiani ha anche cominciato a lavorare sul futuro assetto della giunta, dal punto di vista più tecnico che propriamente politico: sulle deleghe e sulle strutture amministrative collegate. «Non c’è tempo da perdere - sottolinea - dobbiamo diventare operativi il prima possibile, ma ovviamente nel rispetto dei tempi previsti dalle norme. Mi propongono di assolvere con scrupolo a ogni passaggio - assicura la presidente - in modo che la partenza di questa legislatura sia fluida e serena. Sappiamo che ci attende un lavoro complesso e quindi iniziare bene è importante». Non è ancora nella lista delle priorità più urgenti la scelta dello staff che l’accompagnerà nel corso della legislatura, come conferma il deputato Ettore Rosato. Con molta probabilità, comunque, Serracchiani dovrebbe confermare l’équipe che l’ha sostenuta in campagna elettorale. La legge in materia assegna al presidente eletto 5 componenti: 3 amministrativi (1 capo-segreteria e 2 addetti in segreteria di cui uno da pescare nel personale in servizio nel comparto unico del pubblico impiego regionale) e due autisti. Il governatore, inoltre, può avvalersi di un portavoce per i rapporti politico-istituzionali con gli organi di informazione. Un ruolo che può essere ricoperto da un dipendente regionale o da una figura esterna all’apparato. «Voglio capire fin da subito cosa possono fare le persone a disposizione naturalmente - ci tiene ad evidenziare Serracchiani - le scelte saranno operate secondo criteri di sobrietà». Dalla Sicilia del governatore Crocetta, regione a Statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia, nel frattempo arriva una lunga lettera di congratulazioni del presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone (Udc). «A nome di tutto il Parlamento siciliano che mi onoro di rappresentare - scrive - non posso tacere uno spontaneo e sincero augurio di buon lavoro per il successo elettorale. I voti ottenuti sono il segno tangibile del riconoscimento di un lavoro svolto con serietà e dedizione - puntualizza il presidente - che la premia per il sacrificio e l’abnegazione di questi anni. Ma ognuno di questi voti - aggiunge Ardizzone che è stato uno dei “grandi elettori” del Capo dello Stato - la chiama a non tradire la vocazione politica che ha seguito e il percorso istituzionale ad oggi fatto, in un momento, tra l’altro complicato per l’intero Paese». Dal presidente, infine, l’invito a visitare la Sicilia «la nostra bellissima e contraddittoria terra che da qualche tempo ha intrapreso un percorso di risanamento e rilancio con l’obiettivo, ambizioso. È una grande sfida - conclude - ma siamo convinti che non ci potrà essere una nazione più forte se continua ad allargarsi il gap tra Nord e Sud».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo