Serracchiani “ambasciatrice” per l’Est
TRIESTE. Al momento, solo un pour parler. In futuro, chissà, un mandato e un’agenda. Quel che è certo è che Enrico Letta considera il ruolo del Friuli Venezia Giulia fondamentale nei rapporti con l’Est. Lo ha ribadito a Debora Serracchiani nella convinzione che, al di là della giornata triestina del vertice bilaterale italo-russo, la Regione può gestire una missione di “ponte” più ampia. Con la presidente, evidentemente, nella posizione di guida.
Serracchiani non ha ricevuto incarichi. Ma, a quanto risulta, c’è stato un passaggio, nel colloquio con Letta, sulla prospettiva di possibili nuove iniziative comuni Stato-Regione sulla finestra dell’Est. Il premier ha di fatto consegnato un attestato di credibilità, frutto della riuscita di un evento che ha rafforzato, anche sull’asse del business visti i molteplici accordo siglati in una sola giornata, i rapporti tra l’Italia e la Russia. Proprio a Trieste. Un collegamento, quello tra il capoluogo regionale e Mosca, che ha visto pure le immagini realizzate dalla redazione Produzioni tv dell’Agenzia di stampa regionale utilizzate sul canale 1 della tv di stato russa.
L’input di Letta a Serracchiani è stato appunto di non disperdere il patrimonio di martedì scorso. Anzi, di valorizzarlo. Il Friuli Venezia Giulia ha una posizione strategica. Nulla che non si sapesse prima ma, alla prova sul campo, la Regione si è giocata bene le sue carte. La presidente ha parlato di «Sistema Italia» a proposito di un governo «che accompagna il Paese e le proprie intese: un cambio di rotta, una discontinuità rispetto al passato, con una forte presenza del ruolo istituzionale, a tutti i livelli». Un «Sistema Italia», ha aggiunto Serracchiani, «che si muove in modo compatto, non a caso da Trieste, città che guarda a Est, che vuole rafforzare le relazioni internazionali a favore del Paese e del Friuli Venezia Giulia». Serracchiani ha anche sottolineato la necessità di un rapporto di cooperazione rafforzata tra lo Stato e la Regione per la risoluzione di alcune partite strategiche, infrastrutturali e industriali, in relazione particolarmente alla situazione di Electrolux e della Ferriera di Servola. Vicende al centro delle preoccupazioni giornaliere, da affrontare ora dopo ora.
Ma Letta ha visto oltre il contingente. Ha immaginato altre iniziative in cui il Fvg possa sostenere nuovamente impegni di livello internazionale. L’agenda è ancora tutta da costruire. I contenuti, eventualmente, si vedranno. Ma l’ospitata del 26 novembre va considerata un inizio, non un bel ricordo. La Regione, con Serracchiani, potrà dare altri contributi. Ancora nella direzione della Russia o dell’Europa dell’Est più in generale. Roma e il governo delle larghe intese ci credono e sono pronti ad assegnare al governo regionale Fvg ulteriori impegni. Perché stima e fiducia sono decisamente cresciute.
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