Serbia, Vucic “sceso” al 48% chiede il riconteggio dei voti

I dubbi del premier: «Sono accadute cose strane nella notte elettorale»
Il premier serbo Aleksandar Vucic
Il premier serbo Aleksandar Vucic

BELGRADO. Il Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) del premier Aleksandar Vucic, uscito vincitore dalle politiche anticipate di domenica, ha chiesto il totale riconteggio delle schede elettorali poiché sospetta gravi irregolarità avvenute nel corso dello spoglio. L'annuncio è giunto all'indomani della decisione dei partiti di opposizione di creare uno special team legale per controllare il processo di scrutinio. Lo stesso premier Vucic, in una conferenza stampa a Belgrado, aveva parlato di «cose strane avvenute nella notte elettorale», dopo che tutti i leader dell'opposizione si erano recati a sorpresa nella sede della commissione elettorale per “controllare” le operazioni di scrutinio.

I dubbi dell'Sns e del suo leader Vucic sono legati al fatto che il Partito del progresso serbo era dato ben al di sopra del 50% nelle prime ore dopo la chiusura dei seggi da parte di istituti di ricerca indipendenti, mentre dopo l'arrivo dei capi dell'opposizione alla commissione elettorale, nel corso della notte, il trend di diversi piccoli partiti di opposizione ha cambiato repentinamente direzione, decretando il superamento della soglia di sbarramento del 5%. E ciò a scapito della percentuale dell'Sns, “sceso” al 48%. «L'Sns vuole che venga riesaminato l'intero processo di conteggio delle schede», ha detto ieri Vucic.
In base alla legge, i partiti che hanno dubbi o obiezioni sul processo di scrutinio elettorale e intendono prendere visione di tutta la documentazione relativa allo spoglio delle schede lo potranno fare entro il 29 aprile a mezzanotte.

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